giovedì, agosto 31, 2006

PAVEL: L'UOMO DI CUI AVEVAMO BISOGNO

Signori e signori (donne non credo ce ne siano..) questi è un sant'uomo a nome Pavel Tsatsouline, un russo che ci ha donato un nuovo modo di intendere l'allenamento per i lottatori e in generale per i veri amanti del fisico utile e non solo pompato.

Emigrato in USA, Pavel ha sfondato rivendendosi i vecchi metodi a corpo libero old school di cui lui era insegnante nei corpi speciali URSS, mischiati con metodiche recenti e vecchi trucchi delle arti marziali. In particolare il russaccio si è reso celebre per aver pubblicizzato i kettlebells, un arnese meraviglioso per l'allenamento dei lottatori ( e come dice Pavel, di ogni vero uomo).

L'ideologia sovietica di Pavel per l'allenamento è semplice: muscoloni gonfiati no, forza efficace si. Per questo ha selezionato 2 soli esercizi a corpo libero (in varianti multiple) da accopiare al kettlebell, in maniera da ridurre la pratica centrale all'essenziale e fornire i combattenti un sistema pratico, eseguibile ovunque e senza controindicazioni.

In generale i libri del nostro Pavel sono simpatici, ben comprensibili e davvero davvero utili. Sorprendono anche per il meticciamento con idee delle arti interne cinesi, del karate e di antiche scuole di sollevamento pesi: tutta roba semplice ma geniale, messa insime in maniera un po' commerciale ma assai coerente.

Voglio ringraziarlo per averci fatto consocere il kettlebell e il metodo a 2 esercizi con relativo sistema di allenamento, perchè ci ha dato davvero un tesoro.

www.dragondoor.com



Quote del giorno:

"La guerra nutre se stessa"
Tito Livio

venerdì, agosto 25, 2006


Quote del giorno:

"Si può resistere alla forza di un esercito; non si può resistere alla forza di un'idea"
Victor Hugo

sabato, agosto 19, 2006


RITORNO AL FUTURO
La forzata inattività lottatoria è finita, si ritorna a rotolarsi peso sulla materassina. Quella piccola personale del buon Big Matte, infaticabile e solerte come sempre, ché gli è l'unica disponibile al momento.
Come previsto riattacare è dura dura. I muscoli illanguiditi da mesi di fiacca gemono sotto il peso abnorme dei miei due sparring partner, due vitelli centochileschi superallenati che hanno pensato bene di farmi pizza. Matteone ha condotto in palestra Sergio Carta, il supercampione di Lotta e Judo (2 volte in nazionale olimpica), un cubo di granito fiorentino purissimo.
Per me è stato un grande onore poter girare un po' anche con lui, e devo ringraziare il cielo che nella sua immensa bontà (i tipi grossi sono bonaccioni, la leggenda corrisponde la vero) non mi abbia rotto qualche ossicino.
Come a ogni riinizio stagione i lombari chiedono pietà, il Voltaren sobbalza voglioso nella cassetta dei medicinali e io mi rinfaccio tutto la preparazione che non ho svolto al mare. Tutto come al solito, tutto bello come al solito.
E' la gioia del lottare, qualcosa che è difficile da spiegare al borghese intimorito. Ci vede tutti sudati, sfranti dalla fatica, qualcuno (io) coi conati di vomito e pensa "Ma chikazz glielo fa fare??". Porello! Non saprà mai quale energia estatica conduca con sé la potenza marziana insita nella lotta; è un un momento di supercoscienza, di zen, come se il Sé Superiore gridasse nello strapparsi di dosso i legacci della modernità ed emergesse furioso e felice nell'impeto dello sparring.
La sensazione che mi dà la palestraccia zozza, con le pozze dell'allagamento, i muri scrostati e il tanfo di sudore stantio è di vera è propria gloria. Si, lì abitano benefiche divinità dell'ardore lottatorio, e io le percepisco! Percepisco che a me è stato regalato un momento di verità, è una macchina del tempo che mi da affaccio sull'Eternità. Lottando riappare a tratti una sensazione, come di aver già vissuto quel momento, un deja vu karmico. Insomma, pare (che fantasia direte..) quasi di veder comparire giganteschi nella nebbia sudorifera Ercole e Marte, sembra di sentire i suoni tipici dell'accampamento e i comandi in greco del Maestro della falange.
Si vede che ho preso troppo botte stavolta, meglio fare un po' di pesi e basta oggi, mi sa, che sennò mi danno tutti del matto..
Grazie a tutti, si ricomincia!

venerdì, agosto 18, 2006


Quote del giorno:

"Ci sono tre principali gruppi di uomini: selvaggi, barbari inciviliti, europei"
Novalis
alias
Friedrich Von Hardenberg, poeta tedesco.

mercoledì, agosto 16, 2006



Quote del giorno:

"Morire non è nulla, ma vivere sconfitto e senza gloria, è un morire ogni giorno"
Napoleone Bonaparte

lunedì, agosto 14, 2006


Quote del giorno:

"Il nostro obiettivo è lottare per resistere. Non cambieremo il mondo ma almeno facciamo in modo che il mondo non cambi noi"

Gianluca Iannone
alias Sinevox
(leader della rock band Zetazeroalfa)

domenica, agosto 13, 2006


"MA COME, ERA CINTURA NERA E NE HA PRESE DAL FORNAIO..?"
Ricordate tutti quei vecchi film anni '70 dove l'eroe invariabilmente annientava i cattivi col colpo di taglio alla nuca (modello ammazzaconiglio)?
E' il mito delle arti marziali sensa senso, delle leggende tramandate di bocca in orecchio, del "il mio maestro ha ucciso 300 nemici, tra umani e bovini..", di tutte quelle pulsioni subcoscienti alberganti in borghesi e plebei incapaci di combattere che fanno la gioia di Hollywood e di tutte le altre fabbriche di fantasie mediatiche in giro per la Terra.
Dopo la Kung-Fu-craze partita nei '70, le gioie odierne dei dispensatori di miti sono basate sui cd 'sistemi militari'. In particolare fanno ribrezzo i fantasmagorici 'sistemi di combattimento israeliano', vera dimostrazione che il pubblico delle AM si beve tutto. L'esercito più codardo del mondo, quello che spara dai carriarmati anche sui bimbi nel seggiolone, l'armata dei vigliacchi è divenuta mito marziale contemporaneo! Eppure i borghesotti impauriti gli comprano i DVD, oh yeah.
Come ho già spiegato, è purtroppo del tutto indifferente se il maestro-istruttore-guru etc. sia in buona fede o meno. Anzi, direi che la maggior parte lo sono senza dubbio (schifosi invece sono quelli che alle loro spalle lucrano) ma ciò nulla toglie che stiano ingannando se stessi tra i kata o le tecniche da bunker palestinese che dir si voglia, e traviando i loro allievi sfortunati. I problemi psicologici che sottostanno oggi alle motivazioni dei consumatori di DVD 'israeliani' (ieri del colpo del coniglio) sono tali che impediscono loro una presa di contatto con la (dura) realtà e li spinge nella deriva onirica, nel Paradiso del combattente borghesotto, che ne busca dal muratore incacchiato ma fantasieggia di uccidere il pro di NHB col colpo segreto del coniglio.
Ribadiamolo: un addestramento serio deve essere basato sul REALISMO, e non c'è realismo alcuno nel praticare il 100% del tempo a velocità irrisoria contro compagni supercollabortivi. L'addestramento marziale vero deriva dal conttatto pieno e al contatto pieno ritorna sempre, non c'è scampo. Ciò non inficia il valore didattico di tutte le pratiche accessorie tipo stretching, sensibilità tatttile e via discorrendo, solo che non vanno mai confuse col vero nucleo. I militari veri questo lo hanno sempre saputo, e creano dei combattenti a partire dall'addestramento marziale a 'contatto pieno', cioè fisicamente il più possibile impegantivo per il soggetto (lottare ma anche marciare, strisciare nel fango etc.) in quanto l'unico che possa ovviamente formare il carattere del soldato, non certo per il suo uso pratico diretto. In buona sostanza siamo tutti bipedi con timore delle botte, e l'unica maniera di levarsi una paura è riprodurre la situazione temuta più volte fino alla desensibilizzazione (entro i limti genetici del soggetto, anche addestrati non tutti possono guidare in Formula 1 o entrare all'UFC!), sviluppando abilità che derivano da una consolidata tradizione di combattimento provato in migliaia/milioni di match.
[aggiungo per la 52.000a volta che il combattimento tra due esseri umani statisticamente coinvolge sia l'uso della mano in prensione sia in perscussione, ecco il perché oggettivo ( e non ideologico-fideistico) di conoscere tutte le 4 aree del combattimento disarmato]
In parole povere le cd. arti marziali 'tradizionali' dove non si spinge il complesso psicofisico al massimo e dove non ci si allena a contatto pieno contro avversari non collaborativi E anche esperti, gare comprese, sembrano molto belle a vedersi ma poi falliscono tragicamente in azione, generando la comune voce di popolo secondo la quale il 'marzialista' cintura nera ne rimedia un sacco e una sporta dal muratore 'cattivo'; saggezza popolare che infatti non conosce un esempio corrispondente per il campione di Boxe o lOlimpionico di Lotta...
Posto qui di seguente due gustosi video sull'argomento:

sabato, agosto 12, 2006


Quote del giorno:

"Tutta la moderna concezione del mondo si fonda sull'illusione che le cosiddette leggi naturali siano la spiegazione dei fenomeni naturali"
Ludwig Wittgenstein
filosofo austriaco