martedì, ottobre 31, 2006


Quote del giorno:

"Solo una persona può decidere il mio destino, e quella persona sono io"
Orson Welles
(dal film "Quarto potere")

11 NOVEMBRE - SEMINARIO CON FEDERICO
Confermata la lezione do Mestre Careca per sabato 11 alle ore 11. Si ricorda proprio bene!
Eventuali esterni sono pregati di avvisarmi tempestivamente.

lunedì, ottobre 30, 2006


UFFICIALE! ALESSIO SAKARA all'UFC 65
Siccome le altre volte che qui scrissi inboccaallupo varii poi le cose non viaggiarono come dovettero, da buon marzialista scaramantico mi limito a postare questa significativa foto che ritrae Alessio davanti alle natìe case popolari di Pomezia.
E' difficile spiegare quanto affetto io provi per questo ragazzo fatto di roccia, per questo amico dal cuore tenero e dalla volontà d'acciaio. Alessio è unico, e rappresenta un esempio per tutti, in particolar modo per quei ragazzi delle periferie disadattate che cercano una Via.
Il nostro Sakarello ci mostra che la Via c'è, ed è lastricata di sangue & sudore. Una Via di Gloria.

CENA D'AUTUNNO
Tutti i centurioni e affini sono convocati per stasera 30 ottobre alle ore 20.30 presso il ristorante indiano Bombay di Viale F.lli Rosselli in firenze.
Grande convivio lottatorio e libagioni abbondanti per i nostri amici: a stasera!

domenica, ottobre 29, 2006


Quote del giorno:

"La giustizia senza forza è inerme, la forza senza giustizia è tirannica [...]. Incapaci di fare forte ciò che è giusto, abbiamo fatto giusto ciò che è forte"
Blaise Pascal

giovedì, ottobre 26, 2006


ASHTANGA YOGA, FINALMENTE
Già anni or sono, Federico mi parlava delle magiche proprietà di questo 'strong' yoga rilevate dai pro brasiliani di BJJ.
Oltre al celeberrimo Rickson, molti specialsiti del calibro di Roleta e Schembri ne sono dei veri patiti, e pure Fede me ne descriveva le doti da lui personalmente riscontrate.
Fatto sta che per anni l'ho cercato in città, incontrandone versioni annacquate da bandiera della pace, finché il Destino ha voluto che nella palestra dove io insgeno, la Budokan di Firenze, sia venuto a insegnare proprio Ashtanga un simpatico istruttore a nome Daniele.
Sarà che mi casca a pennello prima della lezione pomeridiana, sarà che non pago, alla fine mi sono davvero innamorato di questo yoga assai duro. L'Ashtanga infatti non contempla (per quello che ho potuto vedere io almeno) tutta quella meditazione seduta e quella soft attitude che fa molto signore permanentate dei sobborghi chic, ma si concentra su una estenuante e ininterrotta routine di pose (asana) delle più difficili, col risultato di stancare assai e di far sudare a litri per 90 lunghi minuti.
Ho idea che i simpatici brasiliani l'avessero azzeccata in pieno anche stavolta, visto che lo yoga di questo tipo permette di coniugare alle esperienze dinamiche (ma, ahinoi, un po' infortunose) del BJJ l'elasticità delle asana e il loro potere medicamentoso su tutta la persona, con in primo piano la schiena, tanto vessata dal nostro buon rotolarsi sulla materassina. E' inoltre un allenamento serio e concreto, che ho idea permetta di acquisire una certa 'leggerezza' anche mentale nel lungo periodo, collegata alla rinvigorita capacità di controllo del respiro, pur evitando di pronunciarmi perentoriamente sull'argomento visto il livello di neofita in cui mi trovo.
Non posso che consigliare a tutti i praticanti di SDC di farsi un bel giro di Ashtanga con un vero esperto.

mercoledì, ottobre 25, 2006


Quote del giorno:

"Per credere è d'uopo voler credere"
Silvio Pellico
(1789-1854) scrittore e patriota italiano

ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DI CARNERA
Il 25 ottobre di cento anni fa nasceva Primo Carnera, che fu il campione assoluto dei pesi massimi.
Grande pugile e grande uomo, fu un esempio di cittadino modello, atleta senza macchia e italiano DOC. Dalla povertà del nativo Friuli ai fasti americani, ma senza mai dimenticare le proprie origini e il senso della misura.
Al Grande Primo e alla Boxe italica vanno i nostri pensieri carichi di ringraziamento.

martedì, ottobre 24, 2006


UNA STORIA DI SUCCESSO: LUIGI 'PEQUENO'
Un po' di tempo addietro conobbi su un forum di AM un ragazzo di carattere. Mezzo calabrese e mezzo brambilla, 'sto simpatico attaccabrighe mi piacque subito perchè non passava giorno che non sfidasse qualcuno!
Ci messaggiammo e ci piacemmo (nache se lui fisicamente non è che sia un adone..) e iniziammo una corrispondenza telematica che portò Luigi prima a diventare appassionato praticante di BJJ, poi "Pequeno", nel senso di ereditare dal mio genio creativo il suo soprannome.
Questo pischellotto, dotato di robuste palle sotto, capì perchè doveva impegnarsi nel grappling e di colpo si convertì al jiu-jitsu, diventando un devotissimo rappresentante di Milanimal (:altro nome inventato dal sottoscritto). Oggi Pequeno è anche Liberista e ha partecipato alla sua prima competizione nei 66 kg.
Che progresso in poco tempo, bravo Luigi, sono fiero di te: forza & onore.

giovedì, ottobre 19, 2006



Quote del giorno:

"Il genio è una varietà della pazzia"

Carlo Dossi
(1849-1910) scrittore

martedì, ottobre 17, 2006


Quote del giorno:

"Gli Déi sono veritieri e reali, gli uomini falsi e irreali"

Ananda K.Coomaraswamy
filosofo tradizionalista

lunedì, ottobre 16, 2006


Quote del giorno:

[in risposta alla richiesta dei Persiani di cedere le armi perché in soli 300 contro 100,000 al passo delle Termopili]
" μoλών λαβέ " (MOLON LABE' - venite a prenderle!)
Leonida
re degli Spartani

mercoledì, ottobre 11, 2006


Quote del giorno:

"Le ragioni per cui talvolta ci si astiene dai delitti sono più vergognose, più segrete dei delitti stessi"

Paul Valéry
poeta francese

martedì, ottobre 10, 2006


AGONISMO E REALTA' DELLA STRADA

Chi si interessa di arti marziali/sport da combattimento sa quanto l'annosa questione del realismo stradaiolo trovi indefessi avversari dell'agonismo tra i cosiddetti 'tradizionalisti'. In siffatti personaggi perdura il mito del killer del Kung Fu, del guerriero-ombra con la panzetta ma che messo alle strette divelle un cartello stradale e ammazza dieci malavitosi, del signore impiegato in banca che con la sua tecnica 'segreta' annichilisce il campione mondiale dello SDC di turno.

Signori&signore, dopo 20 anni di arti marziali, anni in cui ho studiato furiosamente ( e molto dispendiosamente) tutti i sistemi più famosi ed altri esoterici, sono qui a darvi la notizia che.. sono tutte minchiate galattiche!
La convinzione fumosa e illogica che chi si allena piano -cioè senza sparring pesante contro avversari non-collaborativi ed esperti- 2 ore alla settimana possa battere (mediamente) chi si allena otto ore al die è, oltre che sciocca, vergognosa. Ritorniamo ai soliti discorsi sulle paranoie borgehsi, sulle illusioni che sti poveretti si autopropinano etc.
Ciò detto, mi sembra opportuno spiegare nel dettaglio perché l'agonismo sia così importante nell'evoluzione delle arti marziali vere e come vada interpretato.

Agonismo viene dal greco Agòn e guarda caso è la stessa radice della parola italiana agonìa. Nella concezione stessa della gara vi è la morte di sé, cioè delle paure quotidiane, che l'atleta esegue. In pratica combattere è bruciare al fuoco psichico della competizione le resistenze interiori allo sviluppo della propria consapevolezza. Nelle vene degli occidentali scorre da sempre il DNA del combattimento realistico, e le discipline che non lo prevedono (cd. Tradizionali o alla Karate Kid) sono da considerarsi del tutto risibili. In loro infatti manca del tutto la Tradizione, cioè il tramandare una tecnica davvero efficace ( e non ineventata a' capekazz) e lo spirito di Marte, sono cioè in realtà anti-tradizionali. L'agòn è il bellum del tempo di pace, stop.

L'agonismo per un gruppo di combattenti (scuola, metodo o klan che dir si voglia) in tempo di pace è l'unico mezzo per avvicinarsi allo scontro reale il più possibile. E' dunque il massimo ottenibile, e visto che la realtà della strada non è riproducibile in palestra (chi dice che vi insegna “difesa personale” vi sta pigliando per il culo) quanto di più reale ci possa essere. E' ovvio che ci possono ben vero essere persone a cui l'agonismo è precluso o sconsigliato (anziani, malati, avventizi etc.) ma ciò non ne inficia minimamente l'importanza in senso generale.Anche un interpalestra, un interclub stracittadino mettono la persona davanti all'obbiettivo di dover combattere seppur in piccolissimo, lo obbligano a scendere in campo per la sua (mini) guerra personale e questo è impagabile, irrinunciabile. La gara è il bersaglio, non il fine a se stante, perché essa serve unicamente come test delle proprie capacità duramente conquistate in allenamento.

La materassina attorniata dalla gente (paura di fare brutta figura), l'avversario che ci squadra torvi (paura del contatto con uno sconosciuto), il pensiero di chi ci aspetta a casa (paura di deludere le altrui aspettative) e il pensiero fisso al dolore fisico che ci verrà somministrato, insieme alla paura di vincere sono le principali forme di timore che l'atleta incontra sul quadrato. E come lui tutti quelli che come lui si mettono in gioco. In questo modo lo sport procede, recuperando realsimo a ogni singolo incontro ed evitando di accumulare storture mentacattistiche dovute al contesto anestetizzato del balletto da palestra. In questo modo l'arte scioglie i blocchi emotivi del praticante e lo aiuta a crescere seriamente come essere umano, lo sprona a trovare fiducia in se stesso e a realizzare al massimo il proprio potenziale.

Nessun agonismo uguale nessun realismo, prima o poi, e indipendentemente dalle buone intenzioni dell'insegnante di turno.

lunedì, ottobre 09, 2006


Quote del giorno:

"Visto che il mondo sta prendendo una direzione delirante, è il caso di assumere un punto di vista delirante"
Jean Baudrillard
sociologo francese

giovedì, ottobre 05, 2006


Quote del giorno:

"Quanto sai di te stesso se non ti sei mai battuto?"

(Brad Pitt alias Tyler Durden in "Fight Club")

mercoledì, ottobre 04, 2006


L'INCREDIBILE PREDOMINIO OLANDESE NELLA KICKBOXING
Il dominio totale e incontrastato di questo piccolo paese nordeuropeo è addirittura strabordante: le ultime finali del K1 (vera e propria serie A di questo sport) vedono SEI olandesi (nativi o assimilati) su otto!
Per quanto ci si sforzi di razionalizzarlo, questo semicappotto dei Paesi Bassi al resto del mondo (tradizione, carattere nazionale etc.etc) è inspiegabile, secondo me. Visto che non mi riesce di dire perché, mi limito a lodare questi mezzi malandrini del Nord, un po' pirati e un po' signori, per aver stabilito un record ineguagliabile per qualunque disciplina.
Un solo piccolo appunto.
Quando ho visitato Amsterdam&dintorni, mi sono stupito di quanto questa gente sia rissosa; sarà per quello che poi sul ring della Thai/Kick spaccano il didietro a tutti?

martedì, ottobre 03, 2006

Quote del giorno:

"Ci vogliono il tuo nemico e l' amico insieme per colpirti al cuore: il primo per calunniarti, il secondo per venirtelo a dire"

Mark Twain

lunedì, ottobre 02, 2006


LA BOXE OGGI
Prendo spunto dalla serata di boxe amatoriale a cui ho assisitito ieri sera presso la palestra della Montagnola (:ennesima vittoria del colosso Giano Lenzi per Ko) per parlrmi addosso della Nobile Arte.
Questa meravigliosa disciplina versa oggi in uno stato preoccupante.
La diffusione sempre minore, gli azzerati gli spazi sulle TV, la frocizzazione della gioventù ma in particolare lo stato di estrema corruzione dei vertici organizzativi danno un'immagine sconsolante di questo meraviglioso sport. Tutte le virtù virili che il Pugilato impersonifica (e che la fecero sempre per questo preferire alla Lotta presso i Romani) stanno scomparendo nel mondo, e quindi tutti i sistemi ideologici e psicofisici che la virilità veicolano vanno a finire dritti nella canna del cesso, ahinoi. Ciò non significa certo che domattina la Boxe sparirà, ma fanno cmq prevedere un declino paragonabile a quello imposto dal Potere alla Lotta Olimpica.
In un mondo dove la figura del Padre è assente, di bimbi tirati su da mamme single isteriche (ricordate Tyrel Durden in Fight Club?) o peggio da coppie di gay degenerati, la Virilità è il fantasma sempre più evanescente. L'Uomo non si vuole che esista, morte dunque a tutto ciò che di Uranico e maschile il mondo abbia conoscenza.
Per me invece il Pugilato resterà sempre magico, e l'odore del ring impregnato di sudore il più delizioso degli aromi. Quando entrò in una sala e dalla penombra si staglia illuminato il quadrato su cui danzano due giovani combattenti, ringrazio il Cielo di poter vivere in un mondo in cui certe discipline giuste e profittevoli per chiunque ne venga a contatto (atleti, famiglie e spettatori) ancora per il momento hanno esistenza.