lunedì, ottobre 22, 2007


INTERNET E LA FINE DEGLI STILI NELLE AM
Ho spiegato molte volte su questo Blog che la mia fissazione per le arti marziali mi ha condotto a provarne tantissime, studiarne parecchie e occhieggiarne un'infinità. Mi ritengo un esperto, non uno forte e bravo, ma esperto quello sì.
Negli anni ho avuto la ventura di parlare, litigare o combattere con praticanti anche famosissimi di quasi tutte le AM del mondo, ho preso parte a competizioni e preparato atleti che le hanno vinte, ho discusso di raffinatezze teologiche taoiste con maestri cinesi e fatto duri allenamenti in varie parti del pianeta (dal regno del Siam alle spiagge di Rio). Tuttora studio con insegnanti professionisti e lotto con atleti sempre professionisti, e ringrazio il Cielo di cotanta fortuna.
L'argomento che voglio approfondire oggi è il significato di "stile" e la differenza che intercorre tra questo termine e "metodo". Gli stili sono morti, finiti, i metodi invece fioriscono, pescando a piene mani anche tra gli stili.
Schema:
Il cadavere: gli stili
Il colpevole: internet e il progresso tecnologico in genere
Il sopravvissuto: il metodo
C'era una volta un villaggio cinese(o giapponese, o malese ..), sperduto sulle montagne dell'Hebei.
Famiglie di agricoltori analfabeti, tutti imparentati tra di loro, seguivano l'eterno ritmo delle stagioni. Il duro lavoro veniva temperato dalle arcaiche festività volte a propiziare la fertilità, e da pratiche marziali intese sia come collante intergenerazionale sia come metodo di difesa del villaggio stesso.
In questa quiete agropastorale le novità, come l'arrivo di un forestiero o il passaggio di carovane, potevano tenere eccitati i villici per settimane. L'analfabetismo della gente li obbligava al totale ossequio nei confronti dei dotti e li costringeva nel fantastico affabulare in corbellerie su stregoni, diavoli e roba del genere.
Le comunicazioni tra le farzioni del vilaggio erano un problema, quelle coi villaggi vicini affari da ore o giorni a doreso di mulo, il capoluogo della regione spesso non veniva nemmeno visto in una vita intera.
In un contesto di questo tipo la ristettezza culturale era la regola, la segretezza figlia dell'ignoranza la norma. Persone prive di punti di riferimento creavano circoli' marziali' chiusissimi, non era possibile in contrario. Nasceva lo stile del villaggio Xunbin contrapposto a quello del vilaggio Furbìn, quello del Pellicano vs. quello della Salamandra.
C'è da tenere presente che la mancanza di protezioni adeguate impediva un qualnque sparring decente, e che anche rinomate istituzioni tipo templi o simili affogavano nell'isolamento più totale, isolamento che crea la degenerazione in qualunque ambito.
Passiamo ai giorni nostri. Figli come siamo di auto e aereoplano, percorriamo centinaia di km in poche ore e in vita nostra tocchiamo le più disparate nazioni del pianeta. Il Mondo si è ristretto, parliamo almeno 2 lingue e abbracciamo con la mente dozzine di arti marziali che i vecchi cinesotti&c. manco si sognavano. Abbiamo a disposizione materiali evoluti per guantoni etc e c'interfacciamo con un pianeta di miliardi di persone.
Lo stile, inteso come un unicuum intoccabile "perché si" non esiste più. Qualunque persona del ns. tempo, anche non praticante, può accedere a tantissima pubblicistica specializzata e fare paragoni. La mancanza di paragoni, ricordiamolo, cioè l'ignoranza derivata dai tempi, fu la levatrice degli stili, non dimentichiamolo mai.
Nei bei tempi andati i mebri del villaggio, seduti a sarchiare il frumento, cantavano le lodi del fortissimo probisavolo di 1 m. e 50 che spaccava le corna agli gnu ed era invincibile, noi in 10 minuti scarichiamo dalla Rete 2000 incontri tra professionisti e li vediamo tutti fortissimi ma vincibili. Nella pace della domenica asiatica i venerabili illetterati discettavano di Chi e antichi metodi che un errante confuciano decine di anni prima aveva illustrato in una sua visita, noi pigliamo il motorino e in libreria accediamo a qualuqne testo di anatomia e fisologia con tanto di CD accluso. Accanto al focolare i giovani cafoni dagli occhi a mandorla venivano legati alle responsabilità della vita adulta tramite affascinanti inziazioni, noi studiamo fino alla Laurea ed oltre le scienze prodotte dall'umanità.
I tempi attuale consentono di mantenere pratiche, stimoli e artifizi dei vari stili ed enuclearli, creando dei metodi. La scienza moderna, oramai diffusa ovunque, si basa su osservazione e sperimentazione, gli stili no, ed è per questo che nel mondo moderno non hanno più parte.
I professionisti del combattimento possono strutturare la loro opera basandosi su studi di scienza dello sport, nutrizione, biochimica, fisica dei solidi e quant'altro, nonché su empirìa (pratica) tramite statistiche affidabili di miliardi di gare fatte ogni anno in tutto l'orbe terracqueo. Se è vero che l'essere umano avrà sempre la tendenza a rivolgersi a santoni, pseudomaestri spirtuali e imbonitori della peggior pasta ciò non toglie che la totale incultura del passato sia defunta e che oggi qualunque ragazzino di 13 anni si può fare una googlata e in due minuti verificare attendibilità di affermazioni su curriculum, vittorie presunte e via discorrendo.
Gli STILI sono morti, la pedissequa imitazione di un "maestro" padre padrone è MORTA.
Il mondo della tecnologia ha ucciso gli stili che morendo danno spazio ai metodi, ai quali non vi è limite. Scuole differenti si confrontreranno eternamente sui metodi, e su interent tutti all'unisono verificheranno la bontà di tali metodi.
Riassumo la cronologia degli eventi.
  • Pre-UFC: èra degli stili.
  • Novembre 1993, nasce l'UFC; viene visto in tutto il mondo l'evento che rappresenta la prova delle affermazioni in campo marziale.
  • Sviluppo delle MMA, meta-metodo che permette il confronto di tutti i sistemi e 'stili', alla ricerca della verifica di ciò che avviene davvero in combattimento posti davanti l'uno all'altro due uomini di corporatura ed esperienza simili.

Diffusione di internet e diffusione delle MMA vanno di pari passo, alla creazione dell'UFC ancora pochi erano gli utenti nel mondo, concentrati soprattutto negli USA, ma con la progeressiva digitalizzazione della società e con l'arrivo delle masse sulla Rete il fenomeno espolde.

  • Nascono i siti che trasemttono video in streaming quali Youtube e si mette la parola fine ai vari 'stili'. L'osservazione anche superficiale di poche decine di incontri e la lettura dei report dai vari siti permettono di verificare quali siano le metodiche funzionanti e quali invece no, quali siano le arti veramente marziali da quelle 'stilistiche' e cioè inefficaci in combattimento.

Sul perché e sul percome le arti stilistiche pure siano inutili in combattimento o quasi è stato ampiamente illustrato su questo Blog e altrove. Qui oggi si invece spiegato donde queste così differenti e astruse scuole marziali avessero avuta origine, e come mai oggi siano fortunatamente superate in modo definitvo nella loro separazione e assolutezza.

Alla obiezione di chi mi domanda sul perché della sopravvivenza di dozzine di stili e anzi con la nascita dei più ridicoli sistemi collage, io rispondo che la morte di qualcuno lascia sempre un cadavere. Puzzolente e ingombrante per lungo tempo. Amen.

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