mercoledì, settembre 30, 2009



IL POTERE DEL CHI
Cioè ,nel senso: ma di chiiiiiiiiiiiii.....
L'ho già postato ma vale sempre la pena rivederlo, questo video meraviglioso:






Come si dice a Firenze: aenne (Trad: averne assai) di maestri paganti così ahahahaha!

lunedì, settembre 28, 2009


ADCC FINALS BARCELLONA:
UNA CANZONE GIA' SENTITA

Con questo weekend son stati incoronati i sovrani del Jiu-Jitsu NOGI, perché questo è la Submission. A ribadire il fatto che le cose stanno così, piaccia o meno a certi personaggi, anche questo torneo PROFESSIONISTICO ha visto una superiorità e un dominio stra-sconfinato dei jitsuka made in Brazil da mozzare il fiato.

Il più ricco e ambito torneo open del mondo ha infatti il risultato che le cinture nere brasiliane hanno vinto tutti gli ori e quasi tutte le medaglie, lasciando al restante 98% della polazione mondiale solo le briciole. Altezzosi judoka, poderosi wrestler, diabolici sambisti han rimediato un bello ZERO.

Il torneo incorona un incredibile ventenne Rafa Mendes, che mette in fila nientedimenoche Leozinho e Cobrinha, Xande Ribeiro nei 99kg, un poderoso Werdum nei pesanti, un invincibile Carcarà nei mediomassimi +assoluto, e il signore nella foto sopra, Pablo Popovich, che dopo 2 finali riesce finalmente a battere Marcelinho Garcia. Pure nelle donne schiacciata generale brazil, con la transgender Cyborg Santos ferma al bronzo. Tutte le finali sono state tra brasiliani, tutte le medaglie sono andate ai jtsuka tranne qualche spicicolino-ino.

Il superfight tra 2 jitsuka - o che coincidenza..- Jacarè e Drysdale, assente Roger per malattia, vede l'amazzonico alligatore dare la pappa al brasiliano dal nome anglo, con una bella lotta in piedi ricca di spazzate.

Se uno vuol vedere la realtà lo può fare, e sennò è meglio se si piazza in salotto a fare un bel kata di anti-grappling.

giovedì, settembre 24, 2009


UNA GABBIA PER IL GIAPPONE
Eh si, a vedere questo STUPENDO promo per il venturo DREAM 12, sembrererbbe cosa acclarata.
Io credo che per le MMA in generale sia meglio il ring, e nelle MMA jap esso era un po' il trademark, ma staremo a vedere. Per l'inquanto stiamo a vedere, certo c'è da dire che la card di atleti promessa è stellare: Overeem, Alvarez, Paulao Filho, Tamura, Maeda e 2 attesissimi super-prospect:
1) il lituano dalle gambe d'acciaio, Marius Zaromskis (che bel primo nome..)
2) il karateka pazzo del Kyokushin Katsunori Kikuno
Come si evince dal video, i nipponici hanno ancora il gusto dell'epica marziale, e pubblicizzano le loro MMA con uno stile aulico, lontano km dal wrestling-style di Danazzo Blanco&c. Ogni evento marziale da loro in terra Yamato è, al di là dell'aspetto commerciale, ancora un sogno marziale: arigato gosaimas!

mercoledì, settembre 23, 2009


SFATIAMO IL MITO DEI TRADIZIONALISTI
che "CONTA L'UOMO NON L'ARTE"
Messi alle strette da anni di MMA e di buon senso, i cultori del balletto marziale (quando in buona fede) si rifugiano nelle frasi fatte. Elenchiamone alcune delle più note:
"Una volta mio cugggino ha colpito uno con la tecnica mortale e quello dopo 3 gg è morto"
"Gli sport da combattimento sono solo sport, la vera marzialità si ha nei kata e simili"
"Ok pugili e lottatori, ma in strada noi mettiamo le dita negli occhi e mozzichiamo"
"Il mio maestro ha la panza e sbuffa dopo 3 flessioni ma ha l'energia interna, lui"
"Noi non facciamo sparring perché siamo troppo mortali"
"La preparazione fisica è pletorica, conta la tecnica"
etc.etc.
Ovviamente a queste obiezioni dettate da profondi complessi d'inferiorità, pigrizia innata e manipolazione psicologica, qualunque logica voi possiate tentare di opporre è fatica sprecata, lasciate perdere. So che lì per lì vi s'infiammerà il viso e vi pruderanno le mani dalla rabbia ma siate pazienti, è la tragedia umana che avete di fronte.
Restando ad argomentare tra noi Homo Sapiens Sapiens, esseri senzienti cioè, vale la pena di sfrondare quella che è la più abile e astuta mossa difensiva dei tradizionalisti ossificati: "Conta l'uomo, non l'arte".
Siccome questa obiezione contiene una grande verità che veicola una rigorosa menzogna/trucco dialettico sopraffino, mi ci dedicherò per voi.
E' perfettamente evidente et palese che una 'tecnica' sganciata da un essere umano in carne e ossa NON esiste, così come non esiste il Comunismo o il Cattolicesimo in sé, ma solo esseri umani con nome e cognome che veicolano quelle ideologie. Pertanto è perfettamente vero che 'conta l'uomo' in quanto anche al mongoloide più mancamentato apparirà ovvio che se mettiamo davanti la Zia Assunta, presa di peso dal gerontocomio di quartiere, e il campione mondiale Hulk Bisulk di sollevamento pesi categoria ipermassimi non esiste addestramento nell'universo che possa dare la vittoria alla zietta... Dunque conta l'uomo, la scuola e le tecniche impiegate sono sovrapponibili?
Noneeeeeeeeeeeeeeeeee!! E' un semplice artifizio dilaettico, un modo furbo di mettervela-mettersela al sedere che hanno escogitato, sveglia! Presi 2 bambini, gemelli omozigoti, e chiuso uno in seminario mentre l'altro lo facciamo crescere dentro Tana delle Tigri, chi vincerà uno scontro fisico tra loro dopo X anni??
Dire che 'conta la persona' serve al martial dancer per sfuggire alla inutilità della sua pratica e rifugiarsi nuovamente nell'ovattata fantasia marziale che lo culla. E' oppio mentale, nulla di più. A ragionamenti logici si oppongono leggende e fumose genealogie, alla prova pratica il relativismo assoluto inconcludente. Noi rispondiamo che quell'uomo che deve contare sei TU, caro il nostro tradizionalista panzuto, sei te che ti devi confrontare con l'utilità della tua pratica e sei sempre te che hai -per una ragione o per un'altra- scelto lo stile che fai.
E perché lo hai scelto dunque? Perché lo difendi? Se conta solo l'uomo a che pro allenarsi e utilizzare un metodo, quando ognuno vale l'altro? Tanto il tennis o la pallammano sono la stessa cosa del Karate o simili, noooo?
No.
Conta il metodo. Il metodo è un articolato sistema che permette a una persona d'acquisire informazioni atte a risolvere un problema. E' per questo che sin da piccoli andiamo a scuola, perchè è manifesto che anche il bambino col DNA più geniale (l'"uomo" qui) senza gli sudi adeguati resterà analfabeta, superato in tutto dal più doddo dei bimbetti comuni.
Conta il COME studi, dunque. A parità di metodo verrà fuori il talento innato, ma questa è una ovvietà, my friends. E però come lo scelgo il metodo? Se fossero tutti uguali vorrebbe dire che gli uomini che li hanno creati erano perfettamente uguali tra di loro, e ciò oltre che stupido contraddice l'assunto in discussione.
Il valore di un metodo si misura dai risultati ottenuti IN PRATICA, così come si giudica migliore un medico che nella stessa sala operatoria salva il 90% dei casi medici a lui sottoposti rispetto al collega che sullo stesso tavolo ne accoppa il 70%.
Il singolo medico poi lo inseriamo nel flusso di dati riguardanti tutti quelli usciti dalla stessa facoltà o scuola, ed abbiamo un quadro abbastanza stabile. Nonostante conti sempre l'uomo, e cioè se il luminare quel singolo giorno è ubriaco ammazzerà lo sfortunato paziente, il quadro statistico è cmq riferito al metodo e non a singoli episodi, ingiudicabili.
Nessuno al mondo si farebbe mai curare da un praticone di medicina che non ha mai conseguito una laurea (metodo) e visto un paziente in carne ed ossa (risultati pratici), quindi non si capisce come mai si dovrebbe andare a imparare da praticoni marziali che non hanno mai fatto esperienza sistematica e scientifica di quel che vanno 'insegnando' ad altri. Schermarsi dietro il "conta l'uomo" è una vergognosa ritirata davanti alle legittime domande del serio appassionato, una vile e/o folle incapacità di considerare che conta SEMPRE e SOLO l'uomo, ma quell'uomo conosce un Metodo.
I metodi evolvono, mutano nel tempo e si adattano alle esigenze, accolgono il progresso fatto tramite le esperienze di migliaia di ricercatori, migliorano. La scienza avanza sulla scorta dell'esperienza, la stasi non è contemplata nell'umana conoscenza. Ciò che è veramente tradizionale è questo: ricercare la verità effettuale allo scopo di migliorare noi stessi. E 'invece pedissequo tradizionalismo l'avvinghiarsi a forme esteriori e idolatrare i defunti maestri, ponendoli come entità semidivine non raggiungibili per noi poveri mortali.
Oggi come nella Cina del 2000 a.C. nello scontro fisico si pongono situazioni identiche o quasi, ma noi possiamo godere di 4000 anni di storia e studio di essa, dunque ci poniamo 4000 passettini avanti al cinesino alto 1m. e 50 che faceva la forma di kungfu ai tempi del Diluvio Universale, seppur con rispetto parlando. Nessuno al mondo può dare per certo che il campione UFC dei mediomassimi di oggi batterebbe il cinesino, ma nessuno nemmeno lo pretende, a che pro? Ognuno ha il suo fato e se Anderson Silva scivola sulla buccia di riso e muore battendo la testa, perde dal cinesotto se è il suo destino, però a noi interessa scegliere un METODO, non infantile identificazione nell'eroe di turno, perché noi non saremo MAI lui, Silva o cinesotto che sia. Un uomo adulto smette di sognare i Supereroi Marvel e cerca la sua strada, dunque gli serve soprattutto qualcuno che gli trasmette informazioni utili, le migliori sulla piazza.
La logica e il ragionamento sensato c'impongono di rifiutare come assurdo e immotivato un metodo anti-metodico, un'accozzaglia di movimenti messì lì in base all'autorità carismatica del Maestrone di turno, un involucro senza il contenuto che ne giustifica l'esistenza: il combattimento. Superpoteri metafisici, antichi inziati atlantidei, addestramento settario, sono il contrario di un metodo e dunque il contrario di ciò che può essere giudicato con il raziocinio; si rischia di cadere in trance davanti a esecuzioni circensi ed esteicamente accattivanti, costumi esotici e misteriosi linguaggi, di essere accalappiati con la pubblictà insomma.
Davanti alla emozionata elencazione delle gigantesche abilità vantate dal tradizionalista relativamente agli antichi fondatori del suo stile e del suo attuale maestro, l'uomo veramente tradizionale devve opporre un semplice: "Cosa c'entrano gli altri, cosa c'entra cosa sa fare il tuo sensei/sifu/guru? TU perché hai la panzetta e dopo 1 minuto di sparring ne buschi più del saccone lì infondo?". L'eterno bambino si identifica nel Maestro come figura succedanea del proprio padre, e nella setta marziale di turno proietta il bisogno di appartenere la gruppo che "ha la ragione in tasca", la Chiesa; di lui si deve avere pena.
Questo sistema di non-pensiero e di plagio è alla base della maggior parte delle religioni anche laiche (es. Comunismo, Stalin) ma è del tutto agli antipodi del concetto di Tradizione, sia ribadito una volta per sempre.

martedì, settembre 22, 2009


AD SANTELL, ossia
L'UOMO CHE VOLLE FARSI RE

Gli 'anni ruggenti', quelli del Charleston e dei film muti, prima della Grande Guerra, videro una grandissima esplosione della popolarità del grappling. In quel periodo il Giappone rivendicava la supremazia e Jigoro Kano non si peritava di mandare suoi scherani in giro per il globo a sfidare tutti, salvo poi talvolta rinnegarli come fece con Maeda, ma tant'è.

L'America raccolse la sfida e ai judoka si oppose un tedesco naturalizzato, Adolf Ernst conosciuto col nome di Ad Santell. Il terribile hooker, cioè lottatore di Catch Wrestling accettò di giocarsela coi nip indossando il loro Gi e, con terribile costernazione del Kodokan, annientò i migliori loro rappresentanti e inziò ad andare in giro dicendo che lui, già campione internazionale senza abito, era il Campione del Mondo di Judo!

[Nota: attenzione! si tratta del Judo ante 1a Guerra Mondiale, simile al BJJ di oggi e cioè ricco di lotta a terra, leve alle gambe etc. e lontano 1000 miglia dal Judo del 2009]

Dal 1914, anno in cui sconfisse la cintura nera 5° dan Togukoro Ito, il terribile Ad mise in fila uno dopo l'altro tutti i messi dal Giappone. Un uomo che non aveva mai messo un Gi in vita sua era l'indiscusso Re del Judo.

Passata la Guerra Santell smise il Gi e diede l'addio ai testardi nipponici che continuavano a tornargli sotto, e preferì fare i soldi negli incontri professionistici di Catch Wrestling.

Per l'ironia della storia le "stracciate" imposte da Santell ai campioni di Judo diedero la stura all'esportazione del Catch in Giappone, ragion per cui molte decadi dopo un hooker giapponese doc, Sakuraba, sfidò e vinse la supremazia della allora imbattuta famiglia Gracie: un jap di scuola Catch Wrestling a difendere l'onore nazionale contro degli occidentali fieri continuatori del giapponesissimo jitsuka nonché pure judoka Mitsuyo Maeda!

lunedì, settembre 21, 2009


SE VUOI IL PANE CHIEDILO AL FORNAIO
Inutile chiederlo al fiorista, demenziale pensare di farselo e meglio da soli in casa col microonde.
Vuoi sapere come allenarti atleticamente per gli sport di lotta? Chiedilo ai lottatori! Sono MIGLIAIA di anni che lo fanno, e bene, quindi che SENSO HA domandare lumi ai karateka o kungfustani (con rispetto per tutto e per tutti se seri) oppure avventurarsi nelle elucbrazioni fai-da-te? E siccome i grappler sono notoriamente i combattenti statisticamenti più efficaci e i più allenati, loro il 'funzionale' l'hanno sempre fatto, dai tempi dell'Odissea..
Lottatori hindu e siberiani, Han e samurai si ok ma soprattutto i buoni vecchi aggrovigliatori nostrani. West Wins, questa è la regola.
Ripassino? Un video bello generico e uno più sfizioso, sull'ultimo ritrovato della moda, "inventato" solo da qualche dozzina di secoli!
Come dite?
Roba vecchia?
Ah già . . . dimenticavo che gli americani ultimamente hanno 'reinventato' gli anelli e ci insegnano loro i kettlebell (russi) e lo yoga (indiano) ah ha ha !

DOMENICA 4 OTTOBRE
TUTTI A PISTOIA !
Dove: Pistoia, Palestra SPORT & SALUTE, Via Desideri 34 (info tel: 0573.368330)
Quando: dalle 10.00 alle 13.00
Come: auto o treno o.. monopattino, come vi pare
Perché: stare insieme, fare un po' di Jiu-Jitsu, ridere e scherzare in compagnia.
Tutti invitati, tutto gratis.

sabato, settembre 19, 2009


DIFFERENTE PESO
Mentre tutto il mondo abbraccia le MMA ed esalta i suoi campioni, in colonia italy le poderose menti che ci governano hanno deciso che no, gli italioti non devono rischiare di sviluppare qualità marziali, e così il campionato del mondo di Boxe 2009 tenuto sul suolo nazionale manco va sulla sfiga-RAI. Un evento di portata planetaria, un prestigio e un onere imprescindibile e il vergognoso "servizio di stato" lo boicotta, cose da follia pura.
C'è chi può e chi invece no, quindi il 'volgo dipserso' di manzoniana memoria si sciroppa le veline, mentre altrove...
Dico, date un occhio a questa incredibile dimostrazione di "peso del peso" delle MMA in USA col seguente video relativo all'UFC di stanotte:
Incredibile vero? La coreografia, lo speaker uffciale, le TV e un numero INCREDIBILE di spettatori, roba da far rizzare il pelo al più smaliziato contendente. E ci so' pure le veline, poi!

venerdì, settembre 18, 2009


FEDOR e la CBS
E' ufficiale: il 7 Novembre L'Imperatore dovrà abbattere il bestione nero Rogers.
Come previsto lo Strikeforce è in accordo per andare sul maggior canale nazionale d'America, la CBS. La trasmissione sarà in diretta. Il campione invitto, il guerriero spirituale, il bianco patriota e atleta impeccabile contro un turbolento rapper mandingo dai capelli crestuti: Ordo vs. Chaos.
So che l'UFC sarebbe stata un'altra cosa ma, ragazzi, la diretta sulla CBS per il nostro eroe non è certo da buttar via, e così per tutto il movimento.
Per quanto riguarda la diffusione di questo sport (e delle 4 arti sue componenti modali, lo ricordo sempre), lascio la parola al vicepresidente senior del network, Kelly Kahal:
"There's no question this is a sport that is fast becoming a force in popularity and as a business". "We're excited to be the platform that will enable millions more to see the athlete regarded as the very best in his sport. The No. 1 heavyweight on the most-watched network has a very nice ring to it."
Insomma, robe grosse.
Un'altra battaglia cosmica tra il Bene e il Male sul piccolo schermo, stiamo in attesa.

giovedì, settembre 17, 2009


LA SUPREMA ARTE DELLO
STRANGOLAMENTO
Uno dei miei insegnanti preferiti nonché amico, il M° Carlos Valois di Manaus (che voi bloggari esperti già ben conoscete), è famoso per odiare qualunque tecnica all'infuori degli strangolamenti, e Valois ha un BJJ da 110&Lode.
Lo strangolamento nel BJJ viene in generale un po' considerato il TOP della tecnica, quanto di meno muscolare si ritrovi tra le finalizzazioni, e anche le competizioni - sia BJJ che MMA- ne mostrano l'uso massivo.
Ma che vuol dire strangolare?
Sottomettere con una presa disabilitante alla gola in senso profano, ma bloccare il flusso del sangue carotideo più precisamente. Per il volgo strangolare è quindi anche soffocare o piazzare una presa dolorosa al collo, ma per un vero esperto le ultime due soluzioni sono considerate pericolose e inefficaci.
Attaccare la zona della trachea è considerato da chi sappia lottare sul serio una cosa stupida, in quanto se l'avversario ha preso fiato resiste a lungo e si rischia di rompergli l'osso ioide nel disperato tentativo di sottometterlo, caricandosi di un omicidio, e tentare di farlo arrendere con strizzoni dolorosi invece praticamente inefficace in una vera lotta.
Esistono moltissimi tipi di strangolamento, e l'efficacia sovrana nel campo della difesa personale è evidente, visto che permette di disabilitare persone di qualunque taglia senza doverle sfiguarare o castrare, salvandoci la fedina penale. Infatti sia nelle MMA che nel campo degli esperti di security la "presa" n.1 è solitamente creduta essere il Mata Leao. Uno strangolamento NON lascia segni, e consente sia di bloccare momentaneamente un aggressore e fuggire, oppure...ucciderlo senza mostrare traccia esterna -il cervello si ossida e defunge- se le cose siano davvero ultimative.
A chiunque lotti su base regolare è capitato di svenire per non aver battuto in tempo, e vi assicuro che non c'è nulla di terribile, ci si risveglia d'un botto con qualche stellina svolazzante nella capoccia e basta. Questa consapevolezza aiuta un po' a smitizzare la pericolosità estrinseca della tecnica, in fondo basta arrendersi subito, e anche a riflettere sulla sua pericolosità/efficacia intrinseca (la s'infila a chiunque e chiunque va a nanna).

martedì, settembre 15, 2009


SUN TZU, MARTIN ROONEY E IL MIO JIU-JITSU
Di Marco Bancone
Questo articolo è tratto dal blog della Famiglia Milanimal, del M° Andrea Baggio

Per farsi un’idea abbastanza precisa sull’importanza dell’argomento basta una domanda: “Quante volte, prima di partecipare a un campionato, nella vostra accademia vi siete sentiti ripetere che senza una strategia studiata e ben impostata in allenamento non si va lontano?!” Ovviamente la risposta può variare a seconda del grado e, quindi, degli anni di pratica che si hanno alle spalle. Ma comunque, anche l’ultima delle cinture bianche è stata invitata fin da subito a pensare, e a mettere successivamente in pratica, una strategia che si adattasse al meglio alle proprie caratteristiche fisiche e alla propria attitudine. E, di contro, a non salire mai sulla materassina senza avere un’idea precisa di ciò che si vuole fare, adattandosi così, pericolosamente, al gioco dell’avversario.

E proprio un articolo di Martin Rooney, una specie di “guru” della preparazione atletica, sull’importanza della strategia nel jiu-jitsu competitivo, ha finito per catturare la mia attenzione. Il motivo è semplice: Rooney parte da alcuni passi dell’arcinota opera di Sun Tzu, “L’arte della guerra”, per dimostrare come le idee di un condottiero di 2000 anni fa siano tutt’oggi valide e, soprattutto, applicabili alla pratica sportiva dell’ ”arte suave”.

Tralasciando tutto ciò che Sun Tzu afferma sull’importanza del conoscere la strategia del proprio avversario, cosa praticamente impossibile in un campionato di jiu-jitsu in cui si deve lottare con almeno quattro o cinque atleti differenti, sembra invece molto interessante l’assunto da cui lo stesso autore parte: prima di tutto bisogna avere ben chiaro il proprio modo di lottare. Applicato al jiu-jitsu, il concetto deve quindi servire a capire, secondo quanto scrive Rooney, quali siano le posizioni in cui ci si trova meglio e si è più pericolosi. Concetto spiegato assai bene dallo schema di facilissima comprensione [NdT immagine su in alto].
La prima osservazione che si potrebbe fare riguarda, ovviamente, il fatto che i parametri sopra raffigurati appaiono strettamente collegati tra loro. Per esempio, un tipo di gioco particolarmente orientato alle finalizzazioni non sarà per forza riconducibile ad un atleta a cui piace fare guardia, ma sicuramente il parametro “fare guardia” porterà ad un numero maggiore di occasioni per l’atleta di terminare l’incontro prima del tempo limite. Come, d’altro canto, una strategia che predilige stare sopra sarà per forza preceduta da un gioco orientato alla proiezione. In sostanza, ci sono diverse possibili combinazioni tra i sei parametri da cui è composto il grafico. Combinazioni che l’atleta deve analizzare, come scrive Rooney: “to gain a better understanding of himself”, e solo quando “an athlete begins to understand this, already a strategy should begin”. Il concetto, in conclusione, è semplice: “I vostri single leg funzionano con gran parte dei vostri compagni d’allenamento?!” Partite da quella tecnica, quindi, e cercate di costruirci intorno, passo dopo passo, la vostra strategia. “Dalla mezza guardia riuscite quasi sempre a invertire la posizione?!” Stessa cosa.

Resta solo da studiare, quindi. Ma in sostanza, lo studio riguarda solo noi stessi.

lunedì, settembre 14, 2009

NEMESI

Nemesi viene dal greco νέμεσις (nèmesis), derivato dal verbo νέμω (nèmo, "distribuire"), dalla radice indoeuropea nem-.


La parola viene usata con il significato di "sdegno", "indignazione", da scrittori come Omero (Odissea) ed Aristotele (Etica Nicomachea), mentre ha il significato di "vendetta", "castigo" per scrittori come Erodoto, Claudio Eliano (Varia historia) e Plutarco. Nella Theologumena arithmeticae di Giamblico ha il valore numerale di 5.


La parola ha il valore di "giustizia compensatrice" o "giustizia divina". Infatti originariamente la Dea greca distribuiva gioia o dolore secondo il giusto, e quindi con nemesi si intende evento, situazione negativa che segue un periodo particolarmente fortunato come atto di giustizia compensatrice distribuito dal fato. L'idea che soggiace al termine è che il mondo risponda ad una legge di armonia, per cui il bene debba essere compensato dal male in egual misura.





sabato, settembre 12, 2009


DONNE SENZA PAURA
Io sono un tipo pragmatico, antifavolistico, mi piace raccontarle giuste.
Capisco che noi insegnanti di arti marziali reali si sia davanti a un muro quando si entra nel campo assai spinoso della 'difesa personale' e -peggio che andar di notte- nella sottosezione femminile. Come conciliare l'assunto che " la Difesa Personale non la si impara soltanto in palestra" con i vari corsi rivolti a dare insegnamenti in tal senso, soprattutto alle gentili donzelle?
E' mia personale opinione che un vero e serio educatore si guadagni il rispetto dell'Universo quando :
a) non si svenda
b) ricordi la dura realtà della strada alle allieve
c) faccia sempre mente locale alle possibilità di 'delirio marziale' in cui lui stesso rischia d'affogare
Se è cosa sacrosanta che nessunissimo corso, nemmeno quello nella base segreta di Superman, permetterà MAI a una donna di mettersi alla pari di un uomo aggressore, è cmq vero che una durissima e infaticabile carriera agonistica fatta di BJJ, Judo, Muay Thai etc può trasformare una pulzella in un carroarmatino atomico. Ex-donne, androidi da guerra calcano le gabbie e sicuramente ciascuna di loro spalmerebbe sul lastricato un qualunque mezza sega rinco che le volesse aggredire, ma sono pochi e solitari casi, eccezioni che davvero confermano la regola.
Se però escludiamo fenomeni un po' transgender alla Cristiane'Cyborg'Santos, le donne normali che si fanno un corso di 2h a settimana cosa possono ottenere da un corso serio?
Divertimento ok, ma anche fiducia in se stesse, migliorata forma fisica e -se costanti nella pratica- anche delle soluzioni seppur non magiche. Soprattutto lottando svilupperanno la costante abitudine al contatto fisico coi corpaccioni sudati e come disimpegnarsi nell' abbrancare alla Zio Beppone, mentre con lo striking si toglieranno per sempre il blocco nervoso a colpire ed essere colpite.
Rilassarsi imparando un sistema marziale serio, socializzare creando un rafforzamento caratteriale è il primo passo. Un bravo docente saprà spiegare alle sue allieve il valore ma anche i LIMITI di quello che stanno facendo, donandogli un po' di libertà in più senza diventare lui una canaglia pseudomarziale, un venditore di fumo e di illusioni.

giovedì, settembre 10, 2009


IL RITORNO DEL PRETTY BOY
In un mondo, quello delle arti da combattimento reali, dove la bella faccia è un lusso o un sogno per quasi tutti, c'è un personaggio che ha dettato legge.
Bello, bravo, carismatico, in grado di 'bucare lo schermo', diventare campione UFC a 20 anni e sposare la più eccitante showgirl della TV brasiliana, al suo decadere molti (nell'ombra) avevano ghignato.
E invece tiè, brutti gufacci! Il nostro amatissimo Vitor Belfort, l'ex enfant prodige del BJJ e delle MMA, è tornato: combatterà all'UFC 103 vs. Rich"Ace"Franklin. Caduto in depressione dopo la morte criminale della sorellina e -forse- abbacinato dal successo, il bel ragazzone era mezzo scomparso. Poi l'oblio, e la lenta risalita.
Si annovera tra i match nei gironi infernali delle leghe minori uno scontro al calor bianco col nostro Ivan Serati in una gabbia britannica, poi l'Affliction, e ora è di nuovo in pista, tirato a bestia e (spero) pronto a riconquistare il ranking che gli compete.
Per certi versi Vitor ha rappresentato il massimo della vita per gli appassionati del settore, il bellone anche bravone che diventa ricco e famoso fuori dal ristretto ambito delle MMA, sposa la velina star superfiga e con la corona di campione sulla testa: che si può voler di più dalla vita? Dunque per lui tanta gelosia e maldicenze, ovviamente.
Vai Vitor, chi non conosce invidia ti ama.

mercoledì, settembre 09, 2009


FINE DELLA STUPIDA PROVA AL CONTRARIO
E' di questi giorni la notizia che due grossissimi calibri dello sport americano han dichiarato di darsi alle MMA.
Il primo è il diavolo equadoregno della Boxe Ricardo Mayorga, ex campione di mondiale pugilato per la WBA e la WBC, e uno dei più forti picchiatori del ring in circolazione.
L'altro è il colossale wrestler Daniel Cormier , capitano della squadra olimpica USA e stradecorato campione.
Insomma, le MMA all'estero stanno sempre più diventando il palcoscenico maximo, il punto vero d'arrivo per tutti i fighter e ambiziosi sportivi amanti del contatto pieno. L'integrarsi nei circuiti USA di atleti nel pieno della loro forma fisica e all'apice della carriera mostra che si può mettere per sempre in cantina la necessità di rispondere alla stupidissima argomentazione anti-MMA della "prova al contrario".
In parole povere, i sostenitori in buona fede delle Mixed Martial Arts erano sempre costretti a rispondere agli oppositori (spesso in cattiva fede) i quali si vantavano del fatto che gli sport "seri", quelli accettati dal regime e inseriti nel palinsesto olimpico erano su un ben altro livello e che nelle MMA confluivano solo atleti al fine di carriera, un ripiego insomma. Cioè invece di dover dimostrare gli olimpici la loro validità in combattimento laddove il regolamento è minimale e la competizione aperta a tutti, erano i favorevoli alle MMA a doversi sobbarcare l'onere della prova.
Oggi la fama e i guadagni offerti dalle MMA sono incredibilmente superiori alle carrierucce amatoriali nel Judo o nella Lotta, e anche la Boxe è stata superata. Ecco che i super campioni delle singole modalità abbandonano la 'monogamia' e si danno al 'meticciato' quando sono al meglio delle forze. Senza nulla togliere al fascino di un sogno quale la medaglia pesante ai Giochi, quanti nel mondo sanno chi ha preso l'argento dei Medi 2 olimpiadi fa rispetto a quanti consocono GSP?
George SaintPierre poi, ragazzi, girerà sicuramente in Ferrari. L'oscuro pugilotto magari sta a scaricare cassette di frutta ai Mercati Centrali dell'Uzbekistan..

martedì, settembre 08, 2009


PRIMA DI HELIO, PRIMA DI BRUCE..
..GIANNINO!
Sono il solito bischero, anzi: pirla.
Sto qui a sbrodolare per degli anni su fantastici innovatori, visionari illuminati tipo il reverendo Bruce Lee o il M° Helio Gracie, a constatare l'incredibile portato tradizionale (e anti-tradizionalista) di questi indomiti iconoclasti, gente che si è messa contro l'establishment della loro epoca e ha portato al risorgere della VERA Tradizione Marziale tramite il confronto, agonistico e palestricolo, vs. avversari non-collaborativi ed esperti e alla sperimentazione interstile (MMA).
Per un'ennesima volta ho scordato che TUTTO viene sempre inventato in Italia, sempre.
Ebbene si, mentre altri paese marzialmente erano del tutto desueti o al massimo al traino del furoreggiante Jiu-Jitsu (vedi le potenze europee di quegli anni), in Italia c'era un vero Maestro che usava quello che serve, scartando il resto. Il lumbàrd Giannino Martinelli, nato a Casalmorano (CR) il 3 Luglio 1866, quasi 100 annuzzi prima di Bas Rutten e compagnia, aveva ben identificato il senso dell'attività metamodale. Super-Giannino infatti allenava la Municipale di Milano e sviluppava la sua scuola d'armi integrando oriente e occidente, unendo arti specializzate e testate sul campo, senza filtri stilistici e col solo scopo dell'efficacia, e da palestra e da strada.
Amlgamando le armi della Scherma con la Boxe, coi calci della Savate, le proiezioni della Lotta con il lavoro al suolo del Jiu-Jitsu, il virile soldato di Sua Maestà Martinelli aveva anticipato il mondo intero. Unire arti:
1) specializzate
2) testate sul campo
3)logiche e senza fronzoli
gli consentì infatti di dar vita alla prima palestra di AMM, cioè arti marziali miste; rivendichiamoli i nostri geniali inventori!

lunedì, settembre 07, 2009


L'ALLENAMENTO ESOTICO ORIENTALE
In questo video si osservano i misteriosi allenamenti del Ssireum, un tipo di lotta coreana simile al Sumo.
Chissà quali potentissimi esercizi energetici, raffinate geometrie del Chi Kung direte voi, saranno il retaggio di questa arte lottatoria ancestrale. Immaginiamo delle incredibili abilità, frutto di una scienza senza nome magari originata dal tempio di Shaolin, e altro ancora.
E invece..
Corsa, balzi, piegamenti sulle braccia, salita alla corda e pesacci alla vecchia maniera!
Hai visto mai ehehehe!

venerdì, settembre 04, 2009


TEAM CENTURION FIRENZE TRASLOCA:
DA LUNEDI' 7 NUOVA SEDE
Ebbene si, la sede centrale dei corsi si trasferisce. Da lunedì 7 settembre si ricomincia presso la palestra SAMURAI di Via Corelli (zona Via Baracca), una palestra storica in città.
L'orario serale sarà: LUN-MERC dalle 20.45 alle 22.15
In ossequio alle mie richieste, la proprietà della palestra concede a tutti i nostri iscritti :
1) la frequenza libera ai sacchi e alla sala pesi
2) la possibilità di frequentare gratis anche altri corsi, previa accordo con me medesimo e l'altro insegnante
3) l'istituzione del giornaliero a 9 euro, senza necessità di "mezzi" abbonamenti che cmq restano disponibili per chi lo gradisse
4) la possibilità di organizzare senza impacci corsi/workshop/seminari all'interno, cosa che ci stiamo attrezzando già a fare
In vista di copiose iscrizioni, stiamo progettando anche altre attività per i nostri accoliti. Nell'attesa, tutti alla Samurai, Banzaiiiiiii!!

LA LOTTA PER LA DIFESA PERSONALE?
Che ne pensate di 6 esperti poliziotti -3 finiti all'ospedale- che alla fine se la risolvono con un TASER? E gli ci vogliono QUATTRO scariche?
Abbastanza stradaiolo?
E' quello che è successo in USA al campione nazionale cubano Torriente-Vela. Il manipolo di Police officers (notoriamente grossi e inkazzati nonché senza scrupoli a menare) è stato sbaragliato dal campione, e c'è voluto il sunnominato taser a fiamma per tirar via le gambine..

giovedì, settembre 03, 2009


CORSO PRINCIPALE A FIRENZE:
IN ARRIVO NOVITA'
Contrariamente a quanto annunciato, il ns.corso NON è ancora ripreso nella capitale della Toscana.
Siamo in attesa di darvi novità succulente al riguardo e prestissimo, rimanete sinotnizzati.

mercoledì, settembre 02, 2009


RIMETTERSI IN FORMA DOPO LE VACANZE
Esclusi i soliti fortunati che hanno preso la Via dell Indie Occidentali (NB: Brazil) o simili, gli altri di noi italioti sono stati bloccati dalla cronica quintomondiale mania italiana dell'Agosto Morto. Insomma, a parte i soliti esercizi a corpo libero e la corsetta sulla spiaggia, siamo fuori forma, il sottoscritto al 100%. Lavorando 14 h al gg mi è stato infatti impossibile fisicamente eseguire più di 10-minuti-10 al giorno di esercizio e ora sto schiumando a riprendere.
Visto che siamo quasi tutti nella stessa barca, è d'upo invitare alla massima cautela, soprattutto chi è meno giovane, e da principio dedicarsi a noiosi ma indispensabili esercizi di attivazione muscolo-articolari e allo stretching, TANTO streching: dinamico prima dell'allenamento, e statico alla fine.
In senso motivazionale vi sbatto un videazzo figo, pieno di roba fatta in casa, ruspante e quindi efficiente seppur poco costosa, come graba a me. in particolare mi ha sollecitato le papille gustative l'esercizio che mixa burpee+piegamenti fatti sul bilanciere+stacchi da terra: eccezionale!
Diamoci dentro, la stagione è ripartita e finalmente si ritorna ad affogare il kimono di sudore e a scorticarsi le mani coi pesacci&affini, andiamo!

martedì, settembre 01, 2009


IL GIOVANE PRINCIPE DELLE MMA
Le MMA sono un fenomeno professionistico e professionale, quindi le carriere son decise in buonissima parte dalla gestione del fenomeno mediatico, e capita sovente (così come nella Boxe) che atleti fenomenali dal ranking astronomico siano molto penalizzati come fama, e come borse.

Se andate sul fight-finder della bibbia Sherdog, farete presto ad accorgervi che nessuno al mondo ha messo via, uno dopo l'altro, tanti superbestie quante ne ha disintegrate il killer armeno Gegard "The Dreamcatcher" Mousasi, di soli ventiquattro anni, che ha: finalizzato l'anguilla cintura nera Kang, domato l'eroe coreano Dong, addormentato la belva Manohef, steso l'invincibile Jacaré con una pedalada del BJJ, strappato il braccione ipertrofico del brevilineo Hunt e infine messo a nanna il guerriero Babalù in pochi secondi!

Schizzando come un missile tra 3 differenti categorie di peso, questo olandese d'adozione che si allena con Fedor dovrebbe da tutti essere considerato il miglior giovane fighter al mondo, e uno dei migliori 10 in assoluto, risultati alla mano. Il bollente sangue dei combattivi armeni scorre in lui, Gegard è un cristallino talento naturale dei quali non si riescono a vedere i limiti tecnici (sa fare tutto e rubare a a casa dei ladri).