martedì, novembre 10, 2009


DAL CONTE KOMA A ROGER
PASSANDO PER HELIO GRACIE
Bella foto quella sopra con il Conte, vero?
Oltre a metterne in risalto il capello azzimato e i magnifici mustacchi, ritrae il grandissimo Maeda, celebrato fondatore del Jiu-Jitsu 'brasiliano' all'inizio del 1900, intento ad allenarsi di Catch Wrestling.
Cosa voglio dimostrare?
Che l'essenza del Jiu-Jitsu, la sua profondissima, arcaica persino, tradizionalità sta per l'appunto nella scelta strategica di non fossilizzarsi su forme e rituali, sul cd. "tradizionalismo" o imitazione pedissequa di aspetti unicamente esteriori, e di concentrarsi sull'unica cosa che ha importante di un messaggio: il suo contenuto. Conta cosa c'è scritto in una lettera, non la calligrafia dell'indirizzo o la marca della busta, porca miseria!
Maeda ebbe a che fare con i Catcher, dunque in quanto jitsuka e quindi guerriero e non soltanto pio aderente a una setta marziale, si mise diligentemente ad analizzare lo 'stile' cioè le potenzialità dei suoi avversari. Così facendo migliorò il suo gioco e potè validamente opporsi a quello altrui.
Queste considerazioni appaiono trite e scontate a chi pratica BJJ, mentre sono pura eresia in altri ambienti, magari appena appena dietro l'angolo. Ho personalmente riscontrato la più retriva mentalità settaria in arti che dovrebbero essere dinamiche e proiettate nel futuro, cosa senza senza la quale il passato muore e viene dimenticato.
Tutti i campioni di Jiu-Jitsu che ho conosciuto hanno invece studiato diverse modalità, in particolare quasi tutti si sono dedicati intensivamente ad arti specializzate nella lotta in piedi (Judo, Libera) e non sono pochi gli insegnanti che almeno per passione dedicano un po' del loro tempo a sistemi di striking, sia per divertirsi che per trarne lezioni utili ai fini di migliorare il loro BJJ.
Oggi noi osserviamo il grande Roger Gracie, lo vediamo stritolare i suoi avversari e dominare le competizioni internazionali con quello che viene definito un JJ 'vecchio stile'. E' chiaramente riconoscibile infatti un'attenzione smodata alle basi, all'esecuzione inappuntabile, un posizionamento certosino e una costante decontrazione mirata. Insomma, fa il vero Jiu-Jitsu e non si perde in frivolezze alla moda. Dunque Roger è un maestro tradizionale dell'arte, cioè la riporta continuamente ai suoi principi tattici [cedevolezza, fluidità, pressione etc.] ma anche strategici [sobrietà, uso del principio di leva etc.] che sono il vero lascito dello stile, così come fece A MODO SUO Helio ma anche Maeda.
Roger però si allena di Judo coi professionisti. Non lo si direbbe assolutamente vedendo il suo gioco in piedi, eppure è così. Il campione dei campioni, quello che mostra il BJJ d.o.c è in verità un forte judoka, anche.
E' quello che c'è scritto che è importante, non la bellezza della busta, ricordiamocelo sempre.

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