domenica, marzo 28, 2010


IL GIGANTE CHE NON ARRIVA AL 2° ROUND


All'UFC 111 appena trascorso il vero atteso era lui, Shane Carwin, e non certo il titolare dei Welter GSP, impegnato contro un avversario tanto spocchioso quanto inferiore, il mohawak british Hardy. Solo per la cronaca: il francocandese non perde un micragnoso round da tempi immemorabili, e contro l'antipatico inglese ha usato il solito copione soporifero, buttarli giù di Lotta e dominarli lì di BJJ. Unica nota d'interesse di questo match titolo è stato vedere come possa aver resistito a non battere il punk su delle finalizzazioni al braccio tirate all'impossibile.

Il monumentale wrestler/pugile del Colorado è parimenti invincibile nella gabbia (12-0). Anche il fastidioso Frank Mir ha subito le sue mazze ferrate alias mani e anche lui, come gli altri pesi massimi avversari di Carwin , non ha visto il secondo round. A breve il broccolone Brock Lesnar dovrà uscire dal suo splendido isolamento e vedersela con questo mostro, il quale si spera ci liberi dal broccolOGM facendone strame come di tutti i suoi precedenti oppositori. Se le cose vanno come dovrebbero, il futuro della categoria starà in un supermatch tra due ex-wrestler invitti, Carwin vs. Cain Velasquez.

Eccellente anche il resto della serata, con show di grandissimo Jiu-Jitsu da parte di veri duri.
La cintura nera canadese Boceck fa un mega match e perde di un nulla da un Jim Miller ultraduro.
Il mio amato attorcigliatore "Toquinho"Palhares finalizza in pochi secondi l'orso polacco Drwal e in ciò è anche giusto vindice del nostro amico Ivan Serati. Roberto"Cachorrao"Almeida scintilla e con Renzo Gracie all'angolo s'impone finalmente sia su Brown (mataleao) che come uno dei meglio del lotto. Kurt Pellegrino gioca in casa e addormenta Camoes.

I video su MMA-Core, MMAtor e MMA linker.

Nota: 17.000 spettatori in New Jersey sabato sera. Eppure questo non è niente, se paragonato ai duemiladuecento paganti che si sono radunati in un palazzetto della limitrofa New York City(dove le MMA non sono ancora ammesse di legge) per vedersi la diretta!!

sabato, marzo 27, 2010


AUGURI!
IL BLOG HA COMPIUTO 4 ANNI


Questo è un post auto-celebrativo, perciò chi è alla ricerca delle mie consuete polemiche giri al largo..

Iniziai a scrivere come sfogo, come valvola d'uscita della mia grafomania e del mio disgusto per quanto imperante sui media riguardo alle cd. arti marziali 'tradizionali', sdc e quant'altro. Solo dopo è diventato soprattutto il blog della mia squadra di Jiu-Jitsu, il valente Team Centurion.

In 4 anni di sproloqui ho -non so dire perché- conquistato un vastissimo pubblico, e non crederevo nemmeno io alla magnitudine del traffico che visita queste pagine finchè non ho installato dei contatori, i cui dati lasciano sinceramente basiti. Ripeto: sono schoccato quanto voi più assidui nel venire a scoprire quante MIGLIAIA di pazzi si danno a perdere tempo per leggermi!

Ancora una volta devo chiudere un post con dei ringraziamenti, a voi che mi leggete e a voi che mi criticate, è dal vostro interesse che si sviluppa e continua a crescere il sito marziale più anti-politically correct della blogsfera.

Se qualcheduno di voi, conosciuto o meno di persona che sia, magari jitsuka o pugile etc, avesse piacere di scrivere qualcosa, io ne sarei più che felice: fiero. Mandatemi le vostre opere letterarie, saranno da me pubblicate se ritenute interessanti, senza faziosità di team, arte di provenienza o altro. Vi aspetto.





martedì, marzo 23, 2010


TORINO BJJ CHALLENGE 2010
REPORT



E' impressionante
la crescita che ha avuto il Jiu-Jitsu in Italia! In soli 5 anni si è passati da campionati caserecci di 1 trentina di ragazzotti in una palestra, agli oltre 250 iscritti del superottimamente organizzato Torino Challenge.

Mi spiace sembrare fazioso, ma le NOSTRE gare, quelle organizzate da noi dell'Italian Conncetion sono 1000 anni luce avanti, non c'è proprio paragone. Ringrazio i fratelli delle Officine Jiu-Jitsu: hanno dato gran prova di sé, è stata una competizione favolosa, con un altissimo livello tecnico medio e un filar liscio della gara con rigore di tipo professionistico. Tanti lottatori esteri da Brasile, Francia e Svizzera, davvero 3 tatami infuocati con una levatura media che non sfigura a confronto di nessuna nazione europea.

I nostri portacolori di Team Centurion sono stati ardimentosi e duri, e mi hanno dato grandi soddisfazioni, seppur non vincendo molto.

Stefano"Tortello"Dabizzi, Blu -88Kg.
Il punteggio in sé è disastroso, seppur contro il vincitore della giornata( e l'atleta che ha vinto tutte i titoli in palio ultimamente), ma l'impegno in palestra è costante e Stefano si merita le mie lodi. Ha capito che deve subito ritornare nella categoria inferiore, si farà vedere in futuro.

Francesco"Taba"Braccini, Blu -82Kg.
Compete nella più incasinata division d'Italia e ne porta i segni. Nella prima lotta contro il siculo rimedia infatti una strepitosa ginocchiata in faccia; il Taba è un duro, accetta di continuare nonostante l'occhio aperto e vince, ma il successivo match è contro un atleta col Gi ancora inamidato, fresco per sorteggio favorevole, e il semi-ko di prima rende il nostro tabagista incapace di ribaltare lo svantaggio ai punti. Superasse l'uso antico da grecoromanista di spingere solo a duemila sarebbe meglio,in attesa di nuovi orizzonti per il Roma Challenge di maggio.

Francesco"Legno"Nocchi, Bianche -82Kg.
Ottima prima lotta, vinta di gran classe, si perde però nella successiva col secondo piazzato della giornata, dove cede ai nervi e produce un JJ molto inferiore alle sue possibilità, facendomi inkakkiare alla grande.

Rossano"Babbo"Rossi, Bianche -82Kg.
Il barbone migliora la performance vista l'anno scorso a Roma però subisce ancora tantissimo la pressione psicologica; buono l'impegno, tecnica di gara ancora da rimettere a punto.

Silvia"Guerrierina"Ciappi, Bianche -70Kg.
La meno costante atleta del team è anche l'unica a rimediarci un bel l'ORO pesantissimo! L'agguerritissima ex cinta nera di Judo si getta a capofitto sulla ragazza della Tribe e non le concede nulla; schiena e.. oplà, submitted. In 2 gare la baby belva pizzica due podii massimi, una giovanotta che se si decicasse un minimo potrebbe ottenere delle soddisfazioni incredibili: brava Silvietta!

Oltre al Cielo che mi ha benedetto facendomi incontrare il Jiu-Jitsu, ringrazio tutti i presenti per le straordinarie occasioni di crescita che mi offrono: i miei insegnanti, i duellanti in toto e soprattutto i miei allievi da cui imparo ogni giorno tantissimo, grazie a tutti!




LO SPIRITO DEL CAMPIONE


Ho scovato questa ispirativa lista sul sito del network canadese di Bibiano"Flash"Fernandes.

L'ex pluricampione mondiale di BJJ e attuale holder della cintura al DREAM, detenuta nonostante le terribili 'richieste' di Joachim"Hellboy"Hansen, è un atleta eccezionale, e anche l'esempio vivente di cosa possa fare il virile sport da combattimento per redimere e illuminare la vita di giovani svantaggiati.

Ritengo l'elenco non banale e di sicuro riferimento per chiunque, a voi:

  • Be Focused and Motivated (sii focalizzato e motivato)
  • Be 100% Dedicated (sii dedito al 100%)

  • Be Optimistic (sii ottimista)

  • Be Kind (sii gentile)

  • Be Accountable (sii attendibile)

  • Be Grateful (sii grato)

  • Be Flexible (sii mentalmente flessibile)

  • Be Honest and Reliable (sii onesto e affidabile)

  • Be Centered (rimani centrato)

domenica, marzo 21, 2010


PROPOSTA SALTAPICCHIO PER L'UFC


Con le categorie bloccate da 3 'santoni' imbattibili, la più grossa organizzazione mondiale di MMA fatica a mantenere interesse.

Io suggerisco al "dottor" Danuzzo Blanco di organizzare un gigantesco spostamento di tutti e 3 i titolari alla categoria sopra, così da rendere di nuovo il menu appetibile, con 3 match titolo da rigiocarsi!

BJ Penn passa dai Leggeri ai Welter, che vengono abbandonati da GSP in trasferta sopra, ai Medi, lasciati da Re Anderson che saluta e si trasloca ai Massimi Leggeri.

Direi che il saltapicchiaggio si potrebbe fare da subito, se non fosse per il desiderio di Silva di non tirare contro nessuno dei suoi ex teammates, tra cui Lyoto Machida.

Per il momento questa fuga in alto è rumoreggiata e auspicata soltanto dai più vispi, e dunque non so se avverrà..Speriamo nella voglia dei tres amigos di fare ancora qualcosa di emozionate per vedere realizzata la giochessa.

mercoledì, marzo 17, 2010


SABATO TUTTI A TORINO


Una classica del giovane circuito nazionale di BJJ, una gara di noi di IC, una gara fatta a modo.

Sabato la squadra sbarca nella capitale piemontese, diamoci sotto.

A breve report dell'evento, per il momento: cross fingers!

domenica, marzo 14, 2010


SEMINARIO MEZZOKILO REPORT


Un ottimo sole beneagurale ha accolto la compatta truppa romana in gita jitsuistica sabato 13 marzo 2010 presso il Team Centurion.

Il primo seminario di una cintura nera a Pistoia ha visto un bel gruppo di jitsuka affollare l'ottimo tatami della palestra "Sport&Salute" del valente proprietario-praticante Nicola Andreini.

Andrea"Mezzokilo"Verdemare, accompagnato in Toscana dalla sua ragazza nonché atleta agonista Serena e dall'inossidabile Mike Savarese, ha deliziato i partecipanti con la sua tecnica funambolica e le sue capacità di spiegazione dettagliata.

In particolare si è disquisito di attacchi dalla guardia, incentrando il focus sull'Omoplata; inoltre Andrea ha potuto sviscerare con i più esperti tuttte le più recenti innovazioni tecniche della classe agonistica d'élite in voga sui tatami delle principali competizioni mondiali. Lotta per tutti nell'ultima ora alla fine.

Davvero un seminario delizioso, allietato dalla più squisita concordia in vigore tra i soddisfatti partecipanti. Ringraziamo a proposito sentitamente il M° Bernardo Serrini (caposcuola italiano e cintura nera di Roberto"Risada"Atalla) che ha capitanato la pattuglia di amici del RGC in visita all'evento: Max DeMichelis, Pasquale Pace e Matteone Calamandrei. La mia personale amicizia con Bernardo e Matteone e quella tra le nostre accademie, dimostrano per l'ennesima volta quanto sia facile andare d'accordo laddove l'educazione, la cultura e il sincero amore per lo sport siano effettivamente presenti.

Come di tradizione per i nostri appuntamenti, la serata si è conclusa con abbuffata in osteria a Firenze, kg. di Chianina a gò-gò innaffiata di Chianti DOC. Ringrazio tutti, maestro e allievi, è stato bello ancora una volta stare insieme.

venerdì, marzo 12, 2010


RIECCO "BONES" IL TALENTO


Non il mitico dottore della nave spaziale Enterprise però, questo è il Jon Jones che stupisce il mondo delle MMA.

Lo ritroviamo nella serata live (minore insomma) dell'UFC opposto al sempreverde Brandon Vera, per i Massimi Leggeri.

L'americhicano di grandi speranze ma pochi risultati deve ribaltare assolutamente l'ingiusta sconfitta patita contro il brontosauro Couture, e quindi nel giovane afro troverà la sua..bestia nera!

Jones ha il più alto concentrato di talento psicofisico mai visto nella gabbia, e anche lui necessita di rivincere dopo la squalifica subita nel match vs Hamill. In quell'occasione Bones prima di farsi squalificare per gomitate illegali, distrusse e fece a pezzettini il superman audioleso, e si permise pure di sfasciargli una spalla con una proiezione: scassare d'ancata un ipercampione nordamericano di Lotta!

Co-main event l'interessantissimo scontro intebrarsiliano -l'ennesimo- tra Junior Dos Santos in megascesa e Gabriel"Napao"Gonzaga che invece ha bisogno di vittoria a tutti i costi; scontro della categoria pesi Massimi, orfani del malatuccio Brock Lesnar ora convalescente.

JDS ha le mani più pesanti in giro ma non è mai stato visto all'opera contro qualcheduno davvero forte nel grappling, e il chinghialone Gonzaga, pluricampione mondiale di BJJ, ha dei begl' assi per costringerlo ad andare a vedere il gioco.

Interessante assai anche la preliminary. Eccellente l'inserimento nella card principale dell'attesissimo match di Alessio Sakara contro James Irvin, uno scontro che si prospetta col botto e che strameritava di stare tra i principali.


sabato, marzo 06, 2010


ANDANDO AL CORE DELLE COSE



Manca una 'U', dite?

No, solo un giochino di parole scemino.

CORE, lo sapete, cioè il cuore, il nucleo centrale, è la parte mediana del corpo, la 'powerhouse' generatrice di cavalli-vapore, ed è il suo sviluppo tridimensionale [forza-resistenza-elasticità] che soprattutto diversifica il cd. allenamento funzionale da un classico bodybuilding natural.

Io del funzionale su questo palcoscenico telematico ne parlo ogni 3X2, ed è giusto che lo faccia, visto che da quando mi ci sono flippato ho ottenuto notevoli risultati in termini di abilità lottatoria e..salute.

Kettlebells, alzate olimpiche, ma anche tutti i set su pedane d'equilibrio e attrezzi grezzoni vari (fitball, gomme da camion, mazze, tubi con l'acqua etc etc.) hanno infatti in comune il voler sviluppare innanzitutto la centrale energetica del corpo umano e solo di conseguenza il resto.

Per esperienza ventennale vi confermo che i normali profani palestricoli si buttano soprattutto su pettorali e bicipiti, su muscoli dell'ego insomma, ma non hanno quasi mai né forza reale né soprattutto destrezza. Usano maldestri i pesi per emulare alla bell'e meglio le foto mezzobusto dei modelli finocchi della moda, immagini siliconate immobili e inutili.

Il nostro ideale estetico da combattenti/lottatori invece è quello della statuaria grecormana, fisici perfetti ma dinamici stile grosso felino selvatico, con petto normale sì ma gambe titaniche, collo da toro, avambracci da Popeye e soprattutto un core spaventosamente sviluppato (e definito..). Il petto e i bicipiti ci vogliono pure, ma incastrati su muscolatura funzionale iperforte e apparato cardiopolmonare da locomotiva, che vogliamo puntare ad assomigliare ai Bronzi di Riace e certo non ai leziosi fotobuffoni gay di Dolce&Gabbana!


Ricordandovi ancora l'assoluta necessità di finire ogni santissimo allenamento con un pignolo stretching di qualità (andate a lezione di Asthanga o Bikram yoga e imparate) tramite il quale rettificare la sopravvenuta ipertensione muscolare in particolare di: ischio crurali - bassa schiena - glutei - flessori dell'anca e dintorni, prima però c'è da svillupare il benedetto motore. Ho postato credo dozzine di video dai quali partire, ve ne aggiungo un'altro:




venerdì, marzo 05, 2010

L'ALTRO UFC: STRIKEFORCE

Mi sfrego le mani nel vedere la prossima card aprilana del circuito Strikeforce. Sì perché oltre l'attesa per dei bei match, vedo in essa la realizzazione concreta di un concorrente globale al monopolista(ex) fertittiano.

Se considerate cosa proporrà questa serata, converrete che la monocultura ueffecì è da considerarsi finalmente morta. A parte il fatto di avere sottocontratto nei Massimi il più forte e significativo fighter di MMA di tutti i tempi, Fedor, si vedranno 3 titoli in palio che forse neanche l'UFC potrebbe metter su.

Nei Leggeri un sapidissimo titolo intercontinentale DREAM-Strikeforce, con l'astuto Gilber Melendez a vedersela col Dio nipponico della Guardia jitsuistica Aoki. Certo White&c. hanno una division zeppa di talenti, ma nessun vero opponent per BJ Penn e soprattutto essa è 'onlyUSA' a palla.

Nei Medi la corona viene messa in palio dall'anaconda jitsosa Shields per le pretese dell'immarcescibile grecoromanista d'acciaio Henderson, un uomo che l'UFC non ha saputo trattenere. La stessa categoria da White è anestetizzata da "Spiderman"Silva, che l'ha resa più noiosa del TG4: anche qui vince Strikeforce.

Nei Cruiser(Massimi leggeri) al giovane prodigio, l'assassino armeno Mousasi, si mette davanti l'imbattuto wrestler atomico negro "King" Mo Lawal. Nell'UFC questa è la serie che ha il maggior numero di talenti, eppure un titolo così interessante giudicandolo dall'esterno lo si è visto solo coll'ultimo match cinturato: Machida-Shogun.

Per la crescita delle MMA e delle 4 Modalità l'affermazione di un vasto panorama di organizzazioni serie è indispensabile, così da evitare imbuti e impoverito sottoproletariato combattentistico. Speriamo presto l'Europa sappia dare al mondo una sua rivale in questo campo.


martedì, marzo 02, 2010


ARTI DA COMBATTIMENTO ED ESERCIZIO
DELLA AUTO-SOVRANITA' INTERIORE


Da tempo utilizzo questo spazio bloggoso al fine di propagandare una corretta informazione e sul BJJ e sulle arti sorelle, cioè quelle realistiche non-manipolatorie del praticante.


L'Arte NON è sport, arte NON è passatempo e nemmeno un laborioso metodo di procacciarsi quattrini combattendo, cioè NON è soltanto queste cose. Per ARTE s'intende un metodo radicato e provato d'indurre cambiamenti positivi nel praticante, un sistema che ci dà risultati permanenti nella trasformazione di sé.

In un certo senso anche le arti-truffa danno risultati indelebili, ma negativi però, e quindi non rientrano nell'ambito dell'articolo, che io qui mi riferisco a storie di successo soltanto.

La trattazione di questo tema sconfina nell'incolmabile, ci potrei stare molte decine di anni sopra e non avrei che grattato la superficie, si finisce nella missione impossibile quando si desidera illuminarsi su tematiche universali, meglio dirlo subito. Con buona pace della verbosità che mi è caratteristica, cercherò di essere sintetico.

Le nobili Arti Marziali Reali possono dare una bussola interiore a chi ne capisca l'uso. Se si identifica dall'inizio il grande valore evolutivo che esse possono avere, si evita poi di scambiarle per quelle loro sottomodalità (sport etc.) di cui sopra. Insomma, si deve capire di avere per le mani uno strumento potentissimo tramite il quale migliorare il senso lato la nostra esistenza umana.

Una volta preso coscienza di ciò, il passo successivo naturalmente quello di trattare la nostra pratica con riverenza e cura sconosciute ai giochi sportivi e dilettevoli di vario tipo. Una cosa che spesso dico in accademia è infatti di considerare il saluto inziale il "Pronti Via!" di una dimensione spazio-temporale alternativa, un momento DIVERSO e qualitativo della nostra giornata dentro cui 'nasconderci' e dedicarci solo a noi stessi. Affrontare la seduta di allenamento come un rito sacro, per intenderci.

Il prestare attenzione, il 'sentire' che tanto raccomando nella lotta diventa indispensabile. Solo stando attenti a quello che avviene dentro noi stessi, ai tumulti e alle passioni dell'Ego che vuole prenderci la mano, stando morbidi e responsivi cioè, si ha l'opportunità di non scadere nella classica gara di forza col partner e con la nostra persona. Una volta che il JU prende il sopravvento sul GO [duro] nel corpo, vi è subito relazione proporzionale nell'animo, e viceversa.

Conosco diversi professionisti del combattimento disarmato che, seppur bravissimi, sono "tutto-GO" e che infatti a un certo punto incocciano un muro nella loro pratica. Si dedicano solo a un aspetto minore e temporaneo della pratica con tutto loro stessi e quindi, terminato o esaurito quel momento personale, non ottengono più benefici e smettono, spesso con amarezza, di allenarsi. Ripeto: per capirsi bisogna ascoltarsi, e apparirà ovvio che ciò è impossibile se dentro me stesso urlo a tutto spiano "Gara!Gara!" o "Soldi!" tacitando altre vocine più soavi ma importanti.

Avendo compreso questo punto, e rivalutando perciò il nostro stile palestricolo ben più in alto e dandogli modo di aiutarci nel nostro autoperfezionamento, le cose cominceranno a girare in maniera diversa in tutta la quotidianità. La coscienza di aver avuto Fortuna, di aver tra le mani un gioiello di incommensurabile valore che sarà per sempre con noi, ci cambia. Come un rotore che acquista momento e spin sempre più velocemente, in noi si attiveranno forze interiori (a volte senza che ce ne rendiamo conto, perché siamo distratti) le quali automaticamente ci renderanno più forti nella disgrazia, meno piagnucolosi e ridicoli nella mala sorte, più magnetici e capaci di attivamente aiutare il prossimo meritevole.

Il costante affrontare e demolire del sentimento della Paura, il più forte che esista, dona al praticante di AMR un'energia la quale gli consente -sempre che stia presente a se stesso- di vivere la comune quotidianità in maniera differente dal profano. Veri combattenti li si riconosce non perché siano dei Superman alla vaccinara ma bensì perchè pigliano la vita un po'diversamente dai borghesucci. Ridimensionando a ogni piè sospinto il proprio Ego infatti i veri artisti marziali diventano più lievi ed amabili, si prendono meno sul serio e di lì acquistano una forza d'animo impressionante. Sono quelle persone che tutti vorrebbero avere accanto nella battaglia, quegli ambìti amici che ti parino il culo nei marosi della vita, e sono così perché hanno compreso il valore dell'Arte di cosa essa insegna.

Come si trova spesso enunciato in testi antichi, in opere di epoche in cui si combatteva sul serio da mane a sera e certo non mancava il confronto realistico ma all'ultimo sangue, l'Arte Marziale (reale) è un metodo alchemico di trasformazione, un sistema per rendersi più forti nel corpo, anima e spirto, più lucidi e meno influenzabili dalle irregolarità del campare su questa Terra. Questo viaggio di personale palingenesi richiede serietà e dedizione, ha necessita di ricevere l'attenzione e l'importanza che merita, o altrimenti non produrrà che prematuro abbandono o soli risultati settoriali, inferiori (sportivi, estetici etc.).

Il mio punto di vista è il medesimo di tutti i grandi guerrieri e guide che sono esistiti: sia da considerare migliore chi si automigliora. Si automigliora chi si riconosce con i propri limiti e -invece di aderire a sétte che lo facciano sentire infallibile con la loro pesudo autorità di cartone- e s'indaffara per ampliarli. Non c'è però aumento del dominio sulla propria vita se prima non arriva l'auto-dominio, parziale che sia. Un artista è colui che produce qualcosa di grande e bello, e un artista marziale scolpisce la propria vita sforzandosi di essere sempre migliore in corpo, anima e spirito. Tutto ciò parte dalla signoria sulle proprie fissazioni e fisime: auto-sovranità interiore.

Alla fin della fiera: chi starà sveglio e s'impegnerà, capirà.