domenica, febbraio 26, 2012


NON E' VALENTINO

Va fortino, invece.

Gioco di parole squallido a parte, il ragazzone nell'immagine è il nuovo Re del Jiu Jitsu internazionale data l'assenza di Roger dal proscenio.

Rodolfo Vieira da Rio de Janeiro, giovinotto del 1989, sta dominando peso e assoluto da svariate edizioni dei campionati importanti. In possesso di un'agilità pazzesca in confronto alla mole, si diletta d'imporre la sua prepotenza fisica e il suo superiore gioco in piedi sui qualificati avversari, schiaffandoli a terra e macinandoli come la farina "tipo 00".

Dotato di illimitato potenziale, dichiara che in un non lontano futuro potrebbe passare alle MMA, una volta esauriti gli stimoli nel BJJ. Attendiamo.

Questo documentario ce lo mostra come atleta e come bravo ragazzo. Come vive e come si allena il più forte grappler al mondo?


Buona visione.


lunedì, febbraio 06, 2012



ARTI FOSSILI, CONTROLLO MENTALE e L'INUTILE CADUTA DEGLI IDOLA



"Il ventre di un miserabile ha più bisogno d'illusioni che di pane." (George Bernanos) 



Molti lettori di lungo corso sanno che questo blog, oltre a raccontare le vicende del nostro team e proporre analisi tecniche sul tema BJJ/MMA ha sempre avuto una particolare connotazione di denuncia.

Io in passato ho attraversato le pianure infernali delle cosiddette arti marziali 'tradizionali' in tutta la lunghezza e, in seguito alle esperienze ricavate, ho fatto della spassionata analisi di questo bizzarro mondo uno dei caposaldo di questo sito.

Negli archivi ci sono dozzine di articoli in cui, tramite il contributo di neuroscienze, storia delle religioni, psicologia, antropologia culturale e altre discipline del sapere ho (spero) chiaramente spiegato che le suddette 'arti' tradizionaloidi -presunte antiche o modernissime "miltary-based" in anfibi e mimetica- non solo sono inutili dal punto di vista del combattimento reale  ma soprattutto sono lesive della dignità del praticante che, in buona fede, finisce in gruppi carismatici la cui dinamica interna ha il fine di mantenerlo in eterno posizionamento down rispetto al top in cui si trova la casta ecclesiastica che dirige la sètta marziale in oggetto. In estrema sintesi: non sono solo farlocche/inefficaci, fanno male e tanto.

Ora vi propongo un video da poco pubblicato, prego la massima attenzione. Ciak!




Non è uno sparring di periferia, è una sfida in piena  regola. Il simpatico e fin troppo educato ragazzo longilineo con la barbetta che piglia a mazzate il bassottello (ma stesso peso) è un dilettante milanese di Muay Thai. Ha 2 anni e poco più di esperienza nello sport e davanti a sé un individuo con dichiarate decine di pratica 'mortale'. L'altro personaggio è infatti un autoproclamato maestrone 'combattente da strada' e spammatore inesorabile della rete, che per anni ha ammorbato con incredibili rodomontate sulla sua invincibilità, sulla sua unicità, quale solo detentore del suo stile nella unica versione originale, cioè un 'mortale' sistema cinese che anch'io ahimè praticai, il Wing Chun. Tante spacconate sparò che il thaiboxer meneghino lo sfidò pubblicamente, e il video è il tragicomico esito di quando si vanno a vedere le carte di un bluffer: zero. Il giovane è fin troppo delicato e rispettoso e non infierisce sul suo incapace avversario, che -come viene ribadito dall'audio- a suo tempo aveva avuto il coraggio di dichiarare che "lo avrebbe disintegrato in soli 5 secondi."


Inutile nota tecnica a margine: entrambi striker puri, finiscono subito nel clinch e nella lotta al suolo, pur senza nessun desiderio di andarci e senza assolutamente sapere che pesci prenderci. La stessa triste situazione in cui si trovarono molti anni fa due esponenti di fama mondiale del medesimo stile cinese di puro striking del bassottello ("La lotta a terra è inutile" il loro refrain) in una famosa confrontation dal contenuto tecnico simile: il giovane mena l'anzianotto cinese, il quale si era autoproclamato l'imbattibile n.1 al mondo, primaria autorità nell'energia mistica e nei punti mortali, e pronto ad annientare chiunque.





Chiaramente non è una sconfitta in sé che genera disdegno, perdere è normale ed educativo, ma quel che ci sta a monte. Ciò che offende è che si insegni qualcosa (in questo post il combattere) che né si ha il coraggio né la forza di fare. Chi non fa quello che predica è un bugiardo, non ci crede lui per primo, è un bluff, quand'anche fosse un omone durotto e con qualche valido skill. E' l'ironia della storia: le chiese degli stermini di massa e coi tetti d'oro predicano l'amore e la povertà.. 


Sono anni che invito a perplimersi con me della dabbenaggine umana da questo blog, ma senza invero dentro di me nessunissima speranza. Politicanti, predicatori, pubblicitari e televenditori tutti, con eloquio forbito magnificano la loro "merce" come la migliore, è abbastanza ovvio no? Eppure sono le categorie più di successo al mondo! Mario che certe puzzole le odia invece dice da sempre che:


-io NON sono per nulla un fighter: fighter è soltanto chi si mena a contatto pieno; io lotto, e aspetto con piede fermo chi vuole una dimostrazione del mio onore e convinzione
-affermo d'essere battibilissimo (i miei allievi ne hanno la prova provata)
-insegno solo il Jiu Jitsu da me praticato tutti i giorni con sudore abbondante
-non dò nessuna garanzia d'invulnerabilità a chi studia con me e sghignazzo di chi lo faccia altrove
-non sono il solitario motore immobile della mia associazione ma la condivido coi miei collaboratori, e i nostri referenti tecnici sono accessibili direttamente dai nostri iscritti senza filtri
-non sono il padre-padrone di nessuno e invito i miei ragazzi a confrontarsi ovunque e con chiunque, e invio i più interessati alle MMA in altre palestre per apprendere le modalità necessarie
-disprezzo in pubblico chi affligga i suoi astanti con malignità sui colleghi o concorrenti, reputandolo comportamento da deboli e da subumani
-ricordo a tutti che fare BJJ non rende Supereroi, e chi ha assistito alle nostre lezioni o demo lo sa
-aborro qualunque atteggiamento reverenziale: i centuriati sono amici miei e ci prendiamo fraternamente per il culo a vicenda, con misura, come si deve fare tra uomini
-a ogni lezione ricordo che nessuno è infallibile e che i miei allievi DEBBONO rifiutare ogni insegnamento che ritengano sciocco falso, anche venisse da Helio Gracie redivivo
-riceverà rispetto chi porta rispetto, sul nostro tatami non ci sono ricchi o poveri, professori o manovali, solo lottatori
-il primo che si permettesse di fare il prepotente con uno più novizio, piccolo o con una donna, avrebbe per garantiti lunghi minuti di sofferenza impartita dal sottoscritto e l'espulsione dal team per direttissima
-da noi non ci sono prediletti, allievi "closed door" e discepoli iniziati: siamo tutti bischeri uguali
-rammento che amare e preferire il BJJ ad altre arti funzionali non deve far perdere il ben dell'intelletto, e dimenticare la relativa superiorità situazionale delle altre modalità
-insisto a ogni piè sospinto che lo scopo primario di una sana pratica è imparare ad avere fiducia in se stessi, fare movimento fisico e socializzare in un ambiente sano, e che invece la fissa malata per "difesa personale" è una chimera di chi non combatte mai
-mi pongo sempre come educatore, i campioni veri di Jiu Jitsu mi pigliano e frullano come una banana, per non parlare dei real pro di MMA, che mi userebbero tipo scacciamosche


Ritornando a bomba al primo video, dovete vieppiù sapere che il 'maestro da strada', dal basso del suo metro e spiccioli d'altezza, ha passato ANNI a denigrare&insultare a mezzo tastiera chicchessia e, suscitando enorme ilarità tra i combattenti veri, sparando balle spaziali tipo "Alessio Sakara non ha nulla da insegnarmi", "L'UFC è un giochino per uomini sudati in mutande" e altre castronerie del genere. Incredibilmente invece di un oceano di pernacchie ha bensì raccolto seguaci, e si permetteva la più galattica prosopopea urbis et orbis, con frotte di ossequianti pronti a pendere dalla sua lingua.

Un caso isolato, un tipetto senza senso? Magari! Questa è gente che è piena di allievi e le dinamiche su cui ha basato il suo piccolo impero sono le stesse identiche di tutte le organizzazioni consimili (non solo quelle marziali): affermazioni apodittiche, storie mitologiche, piccola ipnosi da fiera paesana, divieto assoluto di confronto, rogo virtuale - di questi tempi- per l'eretico che si ponga dei dubbi e contesti l'autorità infallibile della cricca. Ripeto: la più sconcertante caratteristica degli esseri umani è la loro facilità ad essere manipolati, abbindolati dai furbi con tecniche di controllo mentale.






I convertiti a queste idee senza fondamento logico sono miriadi, e un converso non viene quasi mai smontato nella sua fede da argomenti razionali, foss'anche un milione di chiarissimi video, che sennò le religioni del pianeta sarebbero estinte da secoli. Restereste sbalorditi su quanti ingenuotti le fantasie marziali sparate in giro dai personaggi più incredibili tipo il bassotto fanno leva, riuscendo a carpirne il credito e il portafogli. Le arti fossili, vetrificate e scenografiche, assommano molti più praticanti dei normali sport da combattimento, questo è un dato statistico. Come ho spiegato in tantissimi articoli, ogni attività che usi il corpo può dare un contributo alla formazione di un combattente, vedi lo Yoga e il jogging, ma NON insegnare a combattere tout court, è una cosa molto diversa. Lo ridiciamo per l'ennesima volta? E dai: sono arti MARZIALI soltanto quelle dove si combatte veramente, e cioè si fa sparring regolarmente in palestra con avversari non collaborativi ed esperti, e si gareggia a contatto pieno (striking, grappling, mixed). Non esistono tecniche segrete, maestri invincibili e scuole di Hokuto. Nelle vere arti da combattimento l'insegnante non è un guru e può perdere con gli allievi; in generale le praticano persone relativamente assennate, che nella loro accademia NON ricercano un sostituto della Chiesa in cui credere, e nel loro coach uno del Padre Assente. Le chiacchiere stanno a zero, ma la  materassina invece non mente mai, e il rispetto che vi ci si conquista non è legato alle balle spaziali che si sparino a voce o sui siti, è concreta e scevra di leccaculismo.

Come i fedeli delle varie sétte religiose fanno spallucce davanti alle più crasse dimostrazioni di malvagità e crudele ipocrisia dei preti che li ammaestrano, anche i devoti dei culti marziali la cui razionalità è stata obnubilità dal marketing dei santoni possono assorbire con gommosa capacità qualunque prova della malafede e incompetenza assoluta di chi li domina. L'essere umano è purtroppo così sciocco e così facilmente truffabile! Una volta che ne si sia carpita l'immaginazione tramite controllo emozionale è finita, abbiamo davanti un convertito che metterà tutto se stesso nel giustificare le catene che lo avvinghiano. A volte, anni di sofferenze dopo, alcuni si risvegliano ma hanno paura di cambiare, di affrontare il giudizio del loro gruppo di riferimento, di perderci economicamente  e -soprattutto- ammettere di avere sbagliato. Il Signore della Menzogna sa che la Verità costa parecchio e ci conta.




Spero (...) di aver fatto definitivamente capire che Arti Marziali sono solo alcune, le arti da combattimento reale, mentre tutta una pletora di altre robe, fatte da gente in abiti orientali o vestiti con mimetiche, e che vanno ingiustamente dai più classificate in questo modo sono di segno spirituale opposto, e si intenda che quest'ultime sostanzialmente sono assai nocive, al di là della eventuale buona fede del praticante ma anche del suo istruttore. Non è "questione di gusti", non è un fatto di scelta personale, qui si parla di forze in gioco che vanno al di là di quello che la maggioranza riesce a capire.

L'era degli stili è finita. 


Secoli fa avevano un loro senso pulito e utile per la società ma adesso no, sono diventati relitti marci, fossili viventi, pseudoarti invertite e arimanhiche. Le vere Arti Marziali promuovono l'aumento della coscienza nel praticante, e rispetto alle arti oscurantiste sono diametralmente agli antipodi:  metafisicamente nemiche inesorabili.


Alla gabbia, al ring, alla materassina n-o-n c'è alternativa, altrimenti si finisce così:



mercoledì, febbraio 01, 2012



UNA MEDAGLIA PER FRANCESCO


Il mio allievo e collaboratore Francesco"Taba"Braccini, responsabile per il team nella zona Fiesole/Pontassieve torna dal Campionato Europeo IBJJF di Jiu Jitsu Brasiliano con un metallo pesante al collo, la foto (in gi bianco) ne è testimonianza.

Il prode centuriato è riuscito a trovare un varco nella sua densissima vita personale, tra famiglia, lavoro di responsabilità e impegni d'insegnamento jistuistico, e tentare la scalata al podio. Due lotte vinte senza se e senza ma lo hanno consacrato terzo miglior lottatore continentale della sua categoria nelle Viola. Assistito con generosità all'angolo dall'allievo Lorenzo"Manzilla"Berti, lui anche reduce da una buona seppur sfortunata prova nei pesantoni Bianche, il forte Braccio ha fatto vedere che è un jitsuka di pasta dura, mostrando il Jiu Jitsu che io ho sempre voluto da lui: dominio in piedi, gioco stretto e asfissiante nei passaggi, calma e tostaggine mentale.

La medaglia di cui sto qui a discutere però non è quella bronzea consegnatagli dalla federazione. Io sto parlando di quella virtuale ma concretissima della mia stima personale per Francesco. Pochi possono vantare certi risultati agonistici in senso assoluto, è vero,  ma molti molti meno sono coloro che ricevono il mio rispetto come artisti marziali a 360°, come esempi per i propri allievi e per la comunità. Il Taba è un esempio di rettitudine dentro e  fuori la materassina, gioviale e scanzonato ma serissimo nell'impegno, sempre pronto ad aiutare i giovani a indirizzarsi verso stili di vita salutari e a scoprire la forza che è latente in loro. Per QUESTO specifico motivo ho fondato il Centurion quasi 10 anni fa', e se riesco a farlo lo devo a chi concretamente mi affianca nel portare avanti questo lavoro.

Il successo agonistico premia questo 'ragazzo' ancora una volta, e io di lui sono molto fiero.