lunedì, maggio 07, 2012


TOGLI IL KIMONO, METTI IL KIMONO

L'altro giorno ho avuto un'ennesima discussione con un amico a riguardo delle arti pseudomarziali fossili (anche dette tradizionaloidi).

Questo mio simpatico accolito è un semi-profano; si è dilettato nel Judo da bimbetto ma sostanzialmente non sa distinguere un'arte da un'altra.

"Ma il cravmagà nun è efficace? E il cungfù nun te piace..?"

Domande a cui ho risposto mille volte su questo blog che però il mio commensale non conosce. Ho brevemente ma minuziosamente rispiegato il perché e il percome non possono funzionare certe cose, e lui a un certo punto con arguzia mi dice:
"Eppure anche il Jiu Jitsu è un'arte tradizionale..ha il kimono".

Cari lettori, era giusta la sua affermazione?
Il BJJ è un'arte marziale tradizionale?
Che si porti un kimono di foggia giapponese c'entra?

(...)

Risposte:
1) Si, il Jiu Jitsu è la PIU' tradizionale delle arti, ma nel senso vero del termine, mentre le arti con scenografie indocinogiappomalesi del 1330 (o quelle rambesche in mimetica) non lo sono; esse sono un presepe che non ha più nulla del tramandare il modo efficace di combattere e quindi sono anti-tradizionali in verità.

2) Si e no. Dal punto di vista della riconoscibilità si capisce che anche un neofita legge un gi alias kimono come qualcosa di "marziale", ma la sua adozione nel BJJ va, come tutto il resto, nel segno della massima efficacia dell'allenamento e basta, non è un abito mascherato tipo quelli di coloro che sventolano spadoni e lance.

Adottare una certa uniforme al fine di massimizzare la produttività dell'addestramento nella lotta è tradizionale, e infatti noi jitsuka lo togliamo a volte il pigiamone, e ci alleniamo nogi se ci va e se serve, con profitto e goduria, senza falsi miti.

Il mio conoscente credo sia rimasto abbastanza soddisfatto della spiegazione, spero anche voi lo stesso.





2 commenti:

Lorenzo Ostano ha detto...

Anonimo ha detto...

Sì Mario, rispetto tanto il lavoro che fai e di come ti batti per far capire il vero realismo nelle arti marziali.
Però secondo me accentui troppo l'anti-tradizione; per secoli e secoli cinesi, coreani, filippini, giappoensi hanno praticato allora arti inutili?
Il BJJ (saprai molto meglio di me) dal judo; Maeda non era altro che un judoka espulso dal Kodokan (per questo approdato in Brasile divulgò l'arte chiamandola ju jitsu e non judo). In quel tempo il judo era ricchissimo di ne waza, leg lock, leve ai polsi, alle spalle ecc.
Poi quando divenne olimpico subì un radicale cambiamento (anche con gli americani in suolo nipponico) che lo rese sempre più sport e lotta in piedi.
Per questo sarei più lungi dal disprezzare kung fu, aikido, judo ecc. indubbiamente non hanno l'efficacia del BJJ, ma hanno sempre quel fascino antico esoterico e sono i progenitori.